Templari, assassini e la Roma dei Borgia: Assassin’s Creed è tornato
Mancano pochi giorni e nei migliori negozi troverete il favoloso gioco Assassin’s Creed Brotherhood, terzo episodio di una saga che racconta l’eterna lotta tra la setta degli assassini e i templari.
Un gioco dai numeri da capogiro, quindici milioni di copie vendute in tutte le salse.
Un po di storia:
Alla fine di Assassin’s Creed II, dopo il duello con Papa Alessandro VI nella Cappella Sistina, era chiaro che il saluto a Roma era solo un arrivederci.
“Sviluppare un colossal del genere in così poco tempo ha richiesto uno sforzo enorme”, spiega a XL Vincent Pontbrinad della Ubisoft. “
Per la sua realizzazione abbiamo messo insieme oltre 400 persone da cinque studi diversi sparsi in tutto il mondo: Shangai, Singapore, Canada, Francia e Romania”. Brotherhood comincia subito dopo il finale del secondo episodio. Siamo a Monteriggioni, nella villa che Ezio ha trasformato in quartier generale degli Assassini. L’esercito dei Borgia la mette a ferro e fuoco, nostro zio Mario muore per darci la possibilità di fuggire. Ezio e famiglia scappano via e lui ferito che sviene e si ritrova a Roma, la sede del potere dei Borgia, dove dovrà cercare di porre fine a questa guerra una volta per tutte.
Purtroppo innovazioni tecniche non ci sono, ci si arrampica su tetti e monumenti e si combatte con diversi tipi di armi, cercando come al solito di colpire il nemico al momento giusto per eludere la sua guardia.
Una grande novità di Brotherhood è il multiplayer per sei giocatori.
Ci si Potrà collegare online e competere con altri assassini in ambientazioni riprese dall’avventura principale come Siena, Firenze e la stessa Roma.