I n quest gioco per Wii l’ombra sarà la vera protagonista della storia e, con l’aiuto di una fatina conosciuta al risveglio e che rappresenta il puntatore del Wiimote, tenterà di tornare in cima alla torre per potersi ricongiungere con il corpo fisico che l’ha generata.
La struttura di base de La Torre delle Ombre è quindi quella di un action platform con una buona dose di enigmi creati grazie alla particolarità alla base del progetto: l’ombra non è in grado di muoversi nel mondo fisico, correndo quindi su scale, marciapiedi e piattaforme, ma solo nel suo ambiente naturale: altre ombre.
La conformazione dei livelli è quindi duplice: in primo piano sono presenti delle strutture, quelle che normalmente formano gli stage di un platform comune, che grazie al sole proiettano delle ombre sullo sfondo. Proprio su queste ombre potremo correre, saltare e muoverci liberamente, con il vantaggio di poter cadere da altezze di molto superiori alla norma senza riportare danni. Questo dualismo si ritrova perfettamente anche ne La Torre delle Ombre: il protagonista utilizza le zone d’ombra per muoversi, cercando quindi di sfruttarne una sequenza continua in modo da attraversare i livelli.
Per farlo si dovrà quindi manipolare dei meccanismi, in modo da spostare alcune parti mobili dello scenario per proiettare le ombre in modi differenti. In questo frangente il gioco prende molta ispirazione da uno dei titoli più interessanti per WiiWare, quel Nyx Quest che da ha saputo sfruttare così bene le potenzialità dei controlli del Wii.
Per quanto riguarda gli scontri avremo a che fare con numerosi avversari, sempre sotto forma di ombre, che passano da aracnidi di svariati tipi, per arrivare ad esseri volanti di forma particolarmente strana, fino ad una gigantesca ombra formata dai corpi di tutti quelli che hanno tentato la risalita della torre, fallendo miseramente.
La parte di combattimento è decisamente semplificata, con un solo tasto per attaccare con una delle armi da taglio che si troveranno proseguendo nei vari piani della torre, e l’opportunità di concatenare gli affondi fino ad una triplice combo. Non è previsto alcun tasto deputato alla parata e l’unico modo per evitare gli attacchi nemici risiete nell’indietreggiare al momento giusto.
Il gameplay offre quindi un mix riuscito che trova nei combattimenti la vera nota dolente: numerosi, troppo semplicistici e ripetuti fino alla noia.
Il vero problema, però, risiede nel fulcro del gioco: le ombre soffrono di un pesante aliasing che si fa sentire nella quasi totalità dei livelli e soprattutto nelle aree in cui sono mobili, frutto quindi dello spostamento delle sorgenti di luce.
Di conseguenza anche il protagonista, essendo egli stesso un’ombra, subisce la mancanza di un filtro per migliorare la resa e le animazioni, indubbiamente ben fatte e fluide, perdono di fascino.
Quello che conta, comunque, è la resa finale e da questo punto di vista La Torre delle Ombre offre un mondo interessante e coeso, anche se non troppo appariscente.
Unica pecca dolente di questo gioco è l’audio ai minimi termini.