Swords & Soldiers è strutturato in campagne, una per ognuna delle tre fazioni presenti nel gioco: i massicci Vichinghi, i maligni Aztechi ed i bizzarri Cinesi.
Ovviamente ognuni popolo ha particolari caratteristiche, che influenzano l’approccio ad ogni missione: i Vichinghi hanno le unità più forti fisicamente ed una buona gamma d’incantesimi di supporto, gli Aztechi unità poco costose e rapide, con incantesimi che provocano effetti nel tempo e la possibilità di resuscitare i morti per farli combattere al proprio fianco, ed i Cinesi unità particolari con le quali sorpassare le linee nemiche e scombinare i piani nemici.
Come tutte queste diversità vengono implementate sul campo è presto detto. Le unità si muoveranno da sole, all’interno dell’area di gioco, cercando di svolgere i compiti pertinenti: pertanto una volta creati, i lavoratori raccoglieranno oro, mentre i combattenti inizieranno a dirigersi verso l’altro lato del campo di battaglia, ai cui estremi si trovano appunto le roccaforti delle opposte fazioni; quando troveranno avversari sul loro percorso li ingaggeranno in combattimento, ed il giocatore potrà supportarli con gli incantesimi che avrà a disposizione nella parte alta dello schermo. Il sistema di controllo è pertanto interamente affidato al puntatore, e basteranno davvero poche azioni per gestire al meglio il proprio esercito, almeno fino alle fasi più concitate.
Per il resto, analogamente a quanto annunciato in occasione della prima uscita HD su PlayStation Store, il gioco si conferma come un porting fedele della primigenia versione WiiWare, completo di campagna single-player (lunga circa 30 missioni) e multiplayer competitivo online.
La produzione delle unità e la possibilità di accedere agli incantesimi, come da tradizione del genere, è regolata da un albero di sviluppo, pertanto prima di poter scatenare gli incantesimi più potenti bisognerà avere sviluppato i potenziamenti necessari.
Coloro che pensano che una struttura del genere mal si adatti al sistema di controllo e soprattutto alla singolare impostazione 2D, si ricrederanno dopo pochi minuti: Swords & Soldiers ha tutte le caratteristiche che giochi di ben altra foggia propongono. Le fazioni sono perfettamente bilanciate, pertanto vi troverete a soccombere solo per eventuali errori di strategia o di scelta delle unità. La riduzione del gameplay a due dimensioni (o forse sarebbe meglio dire a una, quella orizzontale), non rappresenta poi una semplificazione che riduce la profondità dell’esperienza di gioco: anzi, ancor di più, visto il poco spazio dato alle attività di raccolta e quello nullo dato all’esplorazione, Sword & Soldier pretende dal giocatore un’attenzione continua ed una pianificazione esatta dei movimenti. Le unità, una volta prodotte, non possono essere bloccate, fatte tornare indietro o rallentate, quindi gestire la schiera in maniera che arrivi in modo compatto sul nemico sarà assai difficile. In questo compito vi faciliteranno gli incantesimi che, a costo di consistenti quantità di mana (che si rigenererà con velocità data dai potenziamenti sviluppati o dagli edifici costruiti), permetteranno di curare le unità, attaccarle con fulmini, duplicarle, sacrificarle, avvelenarle, sotterrarle sotto una pioggia di frecce, ingabbiarle, controllarle mentalmente, in una varietà d’azioni alle quali, come avrete capito, la fantasia concede molto. Inoltre ogni fazione avrà l’incantesimo definitivo, con il quale colpire in maniera pesante il proprio avversario, e che vi lasciamo l’onere di scoprire. Il focus del gameplay è tutto basato sulle unità e sugli incantesimi quindi, ma c’è anche la possibilità di costruire torri in determinati punti prestabiliti della mappa, anche queste differenziate a seconda della fazione.
Accanto alla modalità principale Swords & Soldiers ne propone altre: sarà possibile giocare una schermaglia contro un avversario gestito dall’IA (con possibilità di settare parametri come dimensione della mappa, handicap, risorse) o contro un avversario umano, ed in tal caso l’azione sarà mostrata a schermo tramite split screen. Altre tre modalità, assimilabili a minigiochi, rendono l’esperienza ancora più gradevole, e verranno sbloccate durante lo svolgersi delle campagne.
Divertimento in 2D
La formula di Swords & Soldiers è senza dubbio vincente: portare lo strategico su una dimensione sola ne riduce i tempi morti e ne esalta le fasi frenetiche, e nelle ultime missioni sarà davvero difficile tenere sotto controllo tutto quello che succederà sullo schermo. Ma il titolo Ronimo Games ha in sé anche un’altra componente che lo caratterizza pienamente, ovvero quella umoristica. Le tre fazioni si scannano tra loro per un motivo futile, ovvero il possesso del Sacro Peperoncino Gigante, fondamentale per la realizzazione di fini diversi. Con tali premesse è facile immaginare di che tipo sia l’umorismo che permea il gioco, tutto basato sul più totale nonsense. Insomma forse il sense of humor di Sword & Soldier non fa esplodere fragorose risate (se non in alcuni casi), ma porta il giocatore ad interrogarsi sulla plausibilità di quei bizzarri dialoghi su schermo. E come ultima pennellata ad un quadro di per sé ottimo c’è la splendida realizzazione tecnica: il 2D è sopraffino, con scelte stilistiche superbe (iguerrieri giaguaro degli aztechi, le prosperose raccoglitrici vichinghe, i lanciatori di razzo cinesi e tantissimi altri) ed una cura al dettaglio magistrale. Una caratterizzazione così forte di ogni singola unità si vede raramente in uno strategico, e per questo i ragazzi di Ronimo Games meritano certamente un ulteriore plauso. Buona anche la colonna sonora, con brani ovviamente arrangiati seguendo lo stile delle fazioni. Assolutamente eccellenti e ben personalizzate le voci delle unità.
• Strategic fun like you’ve never seen before!
• Command Aztecs, Vikings and Chinese in 30 missions!
• Endlessly challenging singleplayer skirmish battles!
• Earn Steam achievements!
• Vibrant HD graphics!
System requirements:
• Windows XP/Vista/7
• DirectX 9c
• 1 GHz
• 256 MB RAM