Uno dei titoli che sta tenendo maggiormente sulle spine i videogiocatori di tutto il mondo è, senza ombra di dubbio, The Elder Scrolls V: Skyrim. Fortunatamente, a pochi mesi dalla release del gioco, le indiscrezioni e le conferme si inseguono con frequenza più o meno quotidiana, ed i ragazzi di Bethesda non mancano di lasciar trapelare nuovi, succosi, dettagli.
Così, dopo aver anticipato la notizia di una riduzione del numero delle abilità del personaggio, di un nuovo editor più dettagliato per creare il proprio alter-ego virtuale, o quella di una nuovissima grafica studiata per l’occasione (potete leggere molti di questi dettagli nel nostro precedente articolo), Bethesda ha parlato dell’estensione del mondo giocabile in Skyrim.
Al solo colpo d’occhio, per chi conosce la mappa delle regioni di The Elder Scrolls, sarebbe stato evidente che il mondo di Skyrim sarebbe stato più piccolo sia di Cyrodill (ambientazione di Oblivion), sia di Morrowind (ambientazione del terzo, omonimo, episodio). La conferma ufficiale è arrivata dagli sviluppatori, che hanno annunciato la realizzazione di sole cinque città – a differenza delle nove di Oblivion – che saranno anche più contenute nelle dimensioni.
Scordiamoci quindi di vagare tra i grossi quartieri di una simil-Città Imperiale: Skyrim sarà animata da villaggi ben più piccoli, ma, paradossalmente, molto più popolosi, in un certo senso più vivi, e per questo maggiormente rilevanti da un punto di vista giocabile. Come confermato dagli sviluppatori, infatti, il numero delle quest sarà di gran lunga maggiore rispetto a quanto visto in Oblivion, e in ogni città sarà possibile parlare con tutti gli abitanti per ottenere degli incarichi.
Inoltre, come già avveniva in Oblivion, ognuno degli abitanti dei villaggi sarà impegnato nel vivere la sua vita quotidiana: se doveste seguire uno dei personaggi controllati dalla console, lo vedreste alzarsi dal letto la mattina, lavorare, mangiare in qualche taverna e a fine giornata tornare a dormire nel letto della sua casa. Un elemento reso però più interessante dal fatto che in Skyrim saranno inclusi dei mestieri che anche il giocatore potrà esercitare, come quello di armaiolo.
Anche l’interazione con i personaggi sarà migliorata, al punto che sarà anche possibile convolare a nozze con un altro individuo, anche dello stesso sesso.
Non spaventa, insomma, che Bethesda abbia deciso di rendere più piccolo il mondo esplorabile nel suo nuovo Elder Scrolls, dal momento che una limitazione spaziale corrisponde ad un approfondirsi dell’esperienza giocabile. Meno vagare, e più giocare, potrebbe essere il nuovo motto della software house statunitense.
Restate collegati con noi di mondogamesblog per nuove indiscrezioni su Skyrim, la cui uscita è prevista per l’11/11/11 su PlayStation3, Xbox360 e PC.