Sperava di eguagliare il successo ottenuto con la Wii attraverso la console portatile 3DS, ma la Nintendo ha preso una cantonata dopo l’altra. Il costo elevato ha portato molti giocatori a preferire la versione precedente, il DS senza la grafica tridimensionale, e così la nuova console è stata un vero e proprio flop.
Nemmeno il quasi dimezzamento del prezzo ad un anno dalla sua uscita ha fatto ottenere risultati soddisfacenti, e per questo il colosso nipponico ha deciso di cambiare strategia. In particolare ha deciso di puntare sul pubblico femminile, ancora un mercato in erba visto che le ragazze sono meno attratte dai videogiochi, immettendo sul mercato la N3DS rosa Mystic Pink (in Italia arriverà a fine anno, in Giappone ad ottobre), ma soprattutto ha deciso di irrompere con ben 30 nuovi titoli.
Già un primo passo era stato effettuato presentando ben 43 nuovi giochi sul mercato nipponico, ma la storia ci insegna che non sempre ciò che esce in Giappone esce anche in Italia, e così da noi dovremo “accontentarci” di questi trenta titoli. Ancora la società non ha rilasciato anticipazioni in merito, e chi le attendeva al prossimo Game Show di Tokio che si aprirà dopodomani rimarrà deluso, visto che Nintendo ha deciso di disertare l’appuntamento.
Sappiamo soltanto che il primo che farà da apripista sarà il già annunciatissimo Legends of Zelda e che questi giochi usciranno a cavallo della fine dell’anno e l’inizio del prossimo, probabilmente solo per la 3DS, altrimenti sarebbe una mossa inutile. Inoltre sappiamo che Nintendo offrirà una
gamma di giochi che non è esagerato descrivere come senza precedenti nella storia dei videogiochi
ha annunciato Satoru Iwata, boss di Nintendo. Qualche indiscrezione però è trapelata. Tra i titoli più attesi ci sarà l’ennesima versione di Super Mario, denominata 3D Land, mentre quello che sicuramente susciterà maggior curiosità sarà Tekken 3D Prime Edition. Annunciato anche un gioco che si accompagnerà alla console rosa tutto femminile: si chiamerà Girl’s Mode, ed ora le ragazze non avranno più scuse per continuare a snobbare i videogames.