La notizia sta già facendo discutere, ed è destinata a sollevare un fastidioso polverone mediatico: SEGA ha da poco annunciato che, per giocare al suo Football Manager 2012, ormai prossimo all’uscita, sarà necessario passare imprescindibilmente attraverso Steam.
Una volta installato il gioco, sarà infatti obbligatorio collegarsi e registrarsi sul già citato Steam, in maniera tale da registrare ed attivare la propria copia del titolo. Una volta terminata la procedura, il gioco sarà normalmente fruibile offline.
È evidente che SEGA abbia deciso di ricorrere a questa metodologia perché ritenuta il miglior metodo per combattere il cancro della pirateria, che colpisce particolarmente i giochi destinati alla piattaforma PC e quindi poco protetti e più facilmente crackabili rispetto a quelli su console.
Sembra essere in effetti questo il motivo per cui decine di utenti hanno risposto in maniera decisamente colorita all’annuncio del celebre publisher, dichiarandosi discordi al passaggio di attivazione attraverso Steam, che sarà richiesto anche per tutti coloro che sceglieranno di acquistare il gioco in digital delivery piuttosto che nella normale edizione packed in DVD.
Per tutta risposta, SEGA ha fatto presente che “se circa un quarto delle persone che scaricano illegalmente il gioco lo acquistassero, Football Manager in tutto il mondo venderebbe più del doppio“. Un dato che fa riflettere e che pone alla nostra attenzione numeri decisamente importanti, e che non può non aprire un dibattito su quanto SEGA sia motivata o meno nell’inserire la scocciante procedura di registrazione su Steam.
Come nostro solito, continueremo a informarvi circa tutte le novità che riguarderanno questo atteso titolo manageriale, che in redazione avremo sicuramente il piacere di giocare.
E voi come la pensate? La vostra posizione è quella dalla parte di SEGA o siete più vicini ai videogiocatori che sposano la protesta contrastando le scelte della società?