Si sa che i videogiochi per PSP, o per qualsiasi console portatile, peccano un po’ di grafica. Ma considerando che la saga di Final Fantasy ha toccato il suo apice nei primi anni della PlayStation quando la grafica dei personaggi faceva ridere rispetto a quella di oggi, forse questo potrebbe non rappresentare un problema per i potenziali videogiocatori che non vogliono perdersi nemmeno questo titolo della saga. Eppure, trattandosi di una console portatile, possiamo assicurarvi che la grafica di questo gioco non vi deluderà.
Final Fantasy Type-0 nasce come “costola” di Final Fantasy XIII, come già accaduto su altre piattaforme con l’uscita di Final Fantasy XIII-Versus e -2. Doveva chiamarsi inizialmente “Agito”, ma ha poi cambiato nome in Type-0 quando gli sviluppatori si sono accorti che non stavano realizzando una sorta di “seguito” del tredicesimo capitolo, ma stavano gettando le basi per una nuova trama. In pratica da noi si direbbe che sono all’anno zero.
Possiamo raccontarvelo oggi perché, nonostante l’annuncio sia stato dato già tanto tempo fa, è uscito finora solo in Giappone, ed anche se si sa che in Europa ed in America prima o poi uscirà, non è stata ancora stabilita una data precisa. Forse perché lo si vuol far uscire in contemporanea sia sulla PSP che sulla PSVita, ma queste sono solo supposizioni.
Concentriamoci sul gioco. La trama ruota intorno a dei potenti cristalli magici e sul loro controllo. Il mondo in cui è ambientato il gioco si chiama Oriens, ed è diviso in 4 nazioni. Ogni Stato ha il suo cristallo, e questo le concede poteri speciali. E come tutte le storie che si rispettino, i quattro Stati vivono in pace e armonia tra loro, finché non arriva l’orco, il cattivo di turno. Gli equilibri si spezzano e le quattro nazioni si dichiarano guerra l’una con l’altra, con l’obiettivo di ottenere ognuna il cristallo dell’altra.
I protagonisti della vicenda sono un gruppo di studenti che sanno usare armi e magie, nonostante non frequentino una scuola alla Harry Potter, ma l’istituto sia apparentemente normale. L’ambientazione in cui ci muoveremo ricorda un po’ uno scenario di guerra, non tanto tipico di Final Fantasy, con edifici distrutti e macchinari bruciati. Non mancheranno gli amici di sempre, i Chocobo, indispensabili sul campo di battaglia. La sensazione è che i protagonisti in un certo senso “crescano” all’interno del gioco, passando dallo stato di adolescenti a giovani maturi, pronti per la vita.
Il gameplay è quello visto ormai negli ultimi capitoli della saga, con i combattimenti in tempo reale in cui sarà indispensabile scegliere gli equilibri giusti nella squadra (il famoso party), e con ogni personaggio che ha la sua abilità speciale. Tornano alcune “citazioni storiche” che faranno piacere ai puristi del settore, e cioè i famosi Summons Shiva, Ifrit, Odin, ecc. Non mancano nemmeno gli ormai classici “giochi secondari”.
Disponibile la modalità co-op multiplayer che permetterà ai giocatori di aiutarsi l’un l’altro, una longevità nella media degli altri giochi e delle musiche di accompagnamento mai noiose. Insomma, ci sono tutte le premesse per far diventare Final Fantasy Type-0 un gioco di successo, e se sbarcasse su console fissa siamo sicuri che lo diventerebbe.