Se i videogiochi moderni appena usciti vi sembrano costare un occhio della testa, sicuramente non siete dei collezionisti. Se avete acquistato qualche vecchio gioco per una console ormai in disuso, o qualche edizione limitata, custoditelo gelosamente perché un giorno potrebbe valere tantissimo. Ed anzi, già oggi potrebbe costare tanto. Stiamo parlando dei pezzi da collezione, i videogiochi più rari, e di conseguenza più costosi, che il sito Tom’s Hardware ha raccolto in un interessantissimo post. Andiamo a vedere quali sono.
Posizione 10 per Pepsi Invaders, una piccola variante del più famoso Space Invaders che mise in circolazione nientemeno che la Coca Cola per fare in modo che le famose navicelle spaziali potessero distruggere la scritta “Pepsi” anziché gli alieni invasori. La console sulla quale fu pubblicato era la mitica Atari, e ne furono stampate appena 125 copie, tanto che oggi i 125 fortunati possessori hanno un videogioco tra le mani che vale duemila dollari.
Appena un po’ di più, 2500, vale il videogioco che troviamo in nona posizione. Si tratta di una cassetta del Vic-20, una console per nulla di successo che probabilmente il 99% di noi non conosce, del gioco Ultima: Escape from Mount Drash. Il valore si è impennato quando una bega legale ha portato l’azienda a ritirare tutti i giochi in commercio, così quei pochi che l’avevano acquistato ora si trovano un lingotto d’oro in casa.
All’ottavo posto un altro gioco per una console rara, meno rara del Vic-20, ma di certo non molto più venduta, il Vectrex. Il gioco, chiamato Mr. Boston, fu immediatamente tolto dal mercato perché si trattava di un autentico plagio del Pac-Man, e così oggi si stima ci siano solo 4 copie in circolazione per il valore di tremila dollari l’una.
Settimo posto per Air Raid, uscito sempre negli anni ’80 per Atari 2600, di cui esistono appena 13 copie in tutto il mondo. Anche se recentemente ne è stata battuta una dal valore di 31.600 dollari, il prezzo che dovrebbe valere, secondo gli esperti, si attesta appena sopra i tremila.
In sesta posizione troviamo Atlantis II, un videogioco che ha la peculiarità di essere “mimetico” perché quasi identico ad Atlantis I, compresa la confezione, e perciò è difficile da distinguere. Per questo si stima che il vero Atlantis II valga all’incirca 6.000 dollari.
A metà classifica si attesta Ultimate 11, uno dei “padri” dei videogiochi calcistici moderni nato nel ’96 che, per non si sa bene quale arcano motivo, è stato stampato in pochissime copie, tanto che attualmente si stima ce ne siano una decina che valgono diecimila dollari l’una. E noi che ci lamentiamo che FIFA e PES costano troppo!
Più ci avviciniamo ai giorni d’oggi e più sale il prezzo. Un altro gioco degli anni ’90, Kizuna Encounter, è stato molto apprezzato in Giappone tanto che sono state stampate tante copie dal valore piuttosto comune. Quelle che valgono tanto sono quelle europee, rarissime, circa una quindicina appena, le quali valgono qualcosa come tredicimila dollari ciascuna.
Ed entriamo nell’Olimpo con Stadium Events che si attesta al terzo posto. Questo gioco, pubblicato su Nintendo, cambiò nome dopo breve tempo, ma siccome un po’ di copie erano state già messe in commercio, Bandai ne chiese il ritiro e la distruzione. Così i circa 200 clienti che le avevano già acquistate ora si trovano un videogioco in casa, probabilmente a fare la polvere, dal valore di 13 mila euro.
Al secondo posto troviamo Nintendo Campus Challenge, un vero e proprio capolavoro per l’epoca, creato dal colosso nipponico esclusivamente per le sfide dei videogiocatori di mezzo mondo. Era il “terreno” su cui combattevano i videogiocatori degli anni ’90 ed era composto da tre giochi, Super Mario World, F-Zero e Pilotwings. Secondo il regolamento, le cartucce, alla fine del torneo, dovevano essere distrutte, ma l’unica copia che un dipendente di Nintendo ha voluto tenere per sé è stata recentemente battuta all’asta per 20.100 dollari.
Ed infine il gioco più raro e costoso del mondo. Si tratta di Nintendo World Championship presente in appena 26 copie in tutto il mondo, le quali non potevano essere acquistate, ma solo distribuite come premio per un concorso. Queste 26 copie si stima valgano ben 21 mila dollari l’una!