Che non avrebbe fatto gridare al miracolo, lo sospettavamo, fondamentalmente perché gli utenti sembrano gradire sempre meno le minestre riscaldate – men che meno i fan di Final Fantasy, che accolsero con discreto scetticismo l’esperimento di Final Fantasy X-2 – ma che addirittura Final Fantasy XIII-2, nel suo Paese d’origine, floppasse all’esordio, era del tutto inatteso.
Chiariamoci subito, il flop è relativo ed è una voluta esagerazione: il gioco ha venduto centinaia di migliaia di copie, ma i numeri sono irrisori se paragonati a quelli raggiunti dal suo precursore, Final Fantasy XIII, solo due anni fa.
Le avventure di Lightning e compagni tra Fal’cie, L’cie e Cie’th, infatti, venne accolta molto più calorosamente in Estremo Oriente rispetto a quanto avvenuto con Final Fantasy XIII-2: parliamo di circa 1,800,000 copie prenotate dai giocatori al momento del lancio sul mercato. Una cifra che fa impallidire il di per sé ottimo risultato di 500,000 unità vendute dal XIII-2 nei primi quattro giorni di rilascio, con un ammontare di copie vendute pari al 62% delle 850,000 totali distribuite ai commercianti del settore.
Possiamo citare anche il fatto che, al momento del lancio in Occidente, Final Fantasy XIII vendette 3,000,000 di copie in un solo giorno. Numeri che, ora come ora, sembrano ben distanti dai risultati fatti registrare dal XIII-2.
Interpellata in merito alle vendite di quest’ultimo, troppo basse per il marchio Final Fantasy, Media Create ha riferito che probabilmente il calo di acquirenti è dovuto ad uno scarso interesse suscitato dal gioco, forse per via delle persone rimaste deluse dalle innovazioni proposte dal precedente capitolo, e da un minor interessamento al brand rispetto al solito da parte delle player femminili.
Il gioco è atteso in Europa il 3 febbraio 2012; data in cui, oltre a testare con interesse la nuova esperienza di gioco offerta da Square-Enix, molti daranno un’occhiata al tabellino delle vendite per vedere se Final Fantasy XIII-2 sarà più gradito in Occidente che in Oriente.