Binary Domain è uno di quei giochi che passano spesso sotto silenzio, ma che poi si rivelano degli acquisti azzeccati. A primo impatto verrebbe da dire che non è molto originale come base, ma acquisisce un po’ di novità dal fatto che prende un po’ da tanti giochi, riassumendo ciò che di buono c’è altrove in un gioco solo.
Scopiazzando un po’ da Gears of War ed un po’ da Rainbow Six, questo gioco di guerra con squadre in terza persona si svolge in un ambientazione che siamo abituati ad ammirare nelle lande desolate degli Stati Uniti post-catastrofe. Ed invece stavolta si svolge a Tokyo, seppur in un futuro sufficientemente lontano, il 2080, in un’atmosfera da film di fantascienza.
L’intelligenza artificiale prodotta in quel periodo è sufficientemente sviluppata da mettere in difficoltà l’uomo, e come in una specie di Io, Robot, i cyborg prendono il sopravvento sulla razza umana. Il sergente Dan Marshall sarà il protagonista del gioco. Al comando delle sue forze armate avrà il compito di liberare la città dall’attacco dei robot. Speriamo che prima o poi ci spieghino come mai un ufficiale americano debba liberare Tokyo.
Un aspetto che sarà molto apprezzato dai critici dei videogiochi violenti sarà l’assenza di sangue. Combattendo contro dei robot al massimo ci saranno pezzi di metallo ed olio dispersi per le strade, ma sicuramente non mancheranno armi di ogni genere che non si esiterà ad usare. Il fulcro del gioco è lo studio di tattiche sempre nuove per affrontare orde di robot diverse, di ogni dimensione e forza, sempre più agguerrite.
Come già visto in altri giochi, le scelte che si prenderanno all’interno del gioco ne cambieranno la storia e vi faranno guadagnare titoli diversi che stabiliranno che tipo di leader siete. Ogni interazione con i vostri uomini avrà un effetto diverso nella squadra, in modo da obbligarvi a mantenere un certo equilibrio per non farvi sembrare né troppo molli né troppo duri.
Se bisogna trovare una novità, questa la si può notare nel comando vocale. Certo, è ancora limitato, ma alcuni comandi dati a voce sono sicuramente qualcosa che difficilmente si vede ultimamente. Nella versione finale gli sviluppatori hanno spiegato che inseriranno 8 lingue diverse, speriamo ci sia anche l’italiano. La grafica sembra ottima sull’ambiente, ma rivedibile sui personaggi, i quali sembrano quasi “staccati” dallo sfondo, anche se finora abbiamo potuto assistere solo a qualche immagine preliminare e non a quella definitiva. L’uscita prevista per l’Europa è il 17 febbraio prossimo, data in cui speriamo gli ultimi dettagli di questo che potenzialmente potrebbe essere un ottimo gioco, potranno essere limati.