Progetto che vai, director che trovi. Nell’odierno business dei videogiochi, come ben saprete, i produttori sono degli staff così ben guarniti di personalità eterogenee e brillanti, che non di rado capita che le compagnie diano vita a vere e proprie guerre concorrenziali per assicurarsi le menti migliori. È sicuramente il caso di Alexandre Amancio, creative director dell’ambizioso Assassin’s Creed Revelations, che ha appena abbandonato ufficialmente Ubisoft.
Amancio ha deciso di lasciare il suo ex team per iniziare a lavorare presso Cossette, una compagnia di marketing con base a Quebec City, in Canada. Non una società direttamente concorrente ad Ubisoft, quindi, che però si trova nuovamente lasciata da uno dei suoi rappresentati più eminenti, come era già accaduto in passato.
Precedentemente, infatti, era stato Patrice Désilets – creative director dell’originale Assassin’s Creed e di Assassin’s Creed II, ad abbandonare la squadra, decidendo di fondare un suo studio presso la concorrente THQ e di portare con sé altri tre ex membri di Ubisoft.
Désilets si giustificò riferendo che il suo lavoro come creative director per la saga dedicata ad Altaìr, Ezio Auditore e compagni era ormai compiuto, e che non aveva più niente da offrire alla serie.
Dal canto suo, invece, Amancio non ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare nuovamente libera la poltrona dedicata alla sua carica, ed Ubisoft – per tutta risposta – ha preferito non commentare l’accaduto, nemmeno innanzi alle domande dirette poste da GameInformer.
Prima di proseguire la sua marcia trionfale per l’ingresso tra le leggende dei videogiochi come uno dei titoli di maggior successo e più curati a livello di riproduzione storica e di attenzione per il dettaglio, quindi, Assassin’s Creed dovrà vedere ancora una volta rivoluzionato il suo team di sviluppo, che aspetta un nuovo creative producer.