Sono passati 25 anni da quando Hironobu Sakaguchi, in seguito ad alcuni progetti falliti, decise di dare vita alla sua Fantasia Finale, in seguito alla quale disse che – se avesse fallito ancora – avrebbe smesso di creare videogiochi.
La sua Fantasia Finale, la saga Final Fantasy, compie 25 anni, ed è stato un successo poliedrico e straordinario, che ha dominato ed ancora dice la sua nel campo dei videogames e che si è proposta da sempre come vera e propria forma d’arte, arrivando – oltre che su tutte le piattaforme immaginabili – anche al cinema.
Difficile, se siete appassionati del settore, non avere intrecciato la vostra vita almeno una volta con quella di uno dei protagonisti della serie SquareSoft prima e Square-Enix poi. Già in tempi ad oggi remoti, quelli di Nintendo e Super Nintendo, Sakaguchi ed il suo team facevano sognare giocatori di tutto il mondo ponendoli al centro di fantasy classici e medioevaleggianti, come furono i primi sei episodi della saga.
Final Fantasy VI, in particolare, si distinse già allora per la sua brillantezza artistica: una corposa e massiccia sceneggiatura, una colonna sonora tra le migliori di Nobuo Uematsu, un cast ben assortito ed un lavoro complessivamente da ricordare negli annali dei videogames.
Fu però con l’episodio successivo, Final Fantasy VII, che la saga toccò l’apice del suo successo: siamo nel 1997 e, per la prima volta attraverso le tre dimensioni, Sakaguchi ci regala un’epica avventura nei panni dell’ex-SOLDIER Cloud Strife, ancora oggi rimasto tra i personaggi più amati della storia dei videogiochi e, insieme al suo antagonista Sephiroth, visto come vera e propria incarnazione di Final Fantasy: se si pensa a Final Fantasy, si pensa a loro.
In quello che viene ricordato come il momento d’oro della saga, Sakaguchi e compagni fecero seguire altri successi, come quello dell’indimenticabile Final Fantasy VIII, nel 1999, primo episodio privo di personaggi semi-deformed, e quello di Final Fantasy IX (siamo nel 2000) che ritornava alle origini del fantasy meno industriale e tech e più medioevale e classico.
Con l’avvento di PlayStation 2, fu il turno di Final Fantasy X, che nel filone principale della saga segnò la definitiva svolta verso i personaggi dall’aspetto realistico e non più deformato, come avveniva invece in Final Fantasy VII e IX. Il titolo, con protagonisti i celebri Tidus e Yuna, raccontava una storia profonda ed emozionante, ed è rimasto nell’immaginario comune come l’ultimo dei titoli della saga di impronta più o meno classica (alcuni, invece, indicano già FFX come momento dello stacco dalle origini), essendo l’ultimo scritto e curato da Sakaguchi.
Seguì il flop tremendo di Final Fantasy XI, episodio online della serie, e l’accoglienza un po’ tiepida riservata dai fan di lunga data al successivo Final Fantasy XII: il titolo, uscito nel 2006, vantava uno straordinario impatto visivo e sonoro (nonostante l’abbandono di Nobuo Uematsu) ed un ritorno al fantasy medioevale tra castelli, principesse ed imperatori, ma si discostava molto dal filone classico sopratutto per via delle battaglie in tempo reale, con i nemici presenti sulla mappa, che davano un’impronta più action del solito ai combattimenti.
Stesso discorso per il più recente Final Fantasy XIII, che segue la scia del predecessore e, ad una trama sopraffina ed emozionante fino all’ultima battuta, accompagna uno stile action per i combattimenti, oltre all’esordio dell’esplorazione su binari prefissati piuttosto che in free-roaming come avveniva nei precedenti episodi. Il gioco, che avrà un ottimo successo commerciale, dividerà critica e giocatori e, così come era avvenuto con Final Fantasy X, avrà anche un seguito, Final Fantasy XIII-2, che vivrà la sua stessa accoglienza.
L’avvento di Final Fantasy XIV è controverso per Square-Enix, che sembra non voler rinunciare all’MMORPG, ma contemporaneamente non essere in grado di curarne uno, ed ancora oggi promette migliorie.
In mezzo a tutto questo, tra episodi principali e spin-off, ciò che più conta è che Final Fantasy sia divenuto un pilastro dell’immaginario comune del gamer odierno, un punto di riferimento per il JRPG classico e moderno, e per questo Square-Enix non poteva non celebrarne i venticinque anni con un apposito sito, che potete raggiungere a questo link.
Buon compleanno, Final Fantasy!