Il 2011 potrebbe essere l’anno della ripresa nel mercato dei videogiochi per PC, in crisi da anni. Martoriato in particolar modo dal problema dei videogiochi pirata, in molti pronosticavano un declino fino quasi all’estinzione del PC gaming, tanto che alcune case produttrici si rifiutavano persino di produrre i propri giochi in questa versione, preferendo le più redditizie console.
Ma, come detto, lo scorso anno potrebbe segnare un cambiamento importante. Secondo gli ultimi dati provenienti da PC Game Alliance, il 2011 ha fatto registrare un utile di 18,6 miliardi di dollari, +15% rispetto ad un anno prima. I motivi di questo picco sono molteplici, e tutti che ci fanno ben sperare nel futuro. Il primo è la qualità dei videogiochi. Assassin’s Creed: Revelations, Elder Scrolls V Skyrim, Modern Warfare 3, Rift e Star Wars The Old Republic sono solo alcuni dei videogame di maggior successo su computer, e con l’arrivo quest’anno Diablo III i numeri non possono fare altro che salire.
Ma alla base di questi dati potrebbe esserci la lotta ai siti pirata, alcuni chiusi, altri ostacolati con mezzi più o meno fantasiosi. Sicuramente bisogna ringraziare il sistema Steam che attualmente vanta 40 milioni di utenti attivi e che ha risolto il problema dell’uscire di casa per andare ad acquistare i videogiochi. Inoltre, aspetto non da poco, Steam permette di scaricare i videogiochi in promozione, apportando quel risparmio che l’utente vuole per far pendere l’ago della bilancia sui giochi originali piuttosto che su quelli scaricati. Per questo il futuro del PC è questo, e quello delle console è molto simile visto che le implementazioni dell‘Xbox Live Arcade e PlayStation Network va proprio in questa direzione.
L’ultima ragione, non da poco, dietro questa crescita è il mercato cinese che è cresciuto del doppio rispetto al resto del mondo. I giovani cinesi si stanno aprendo sempre di più al mondo, ed uno dei mezzi per farlo è internet ed i videogiochi, con l’industria videoludica che ringrazia.