Supporti fisici addio, entro 5 anni i videogiochi saranno solo in digitale. E’ questa la previsione di Christian Svensson, vice presidente senior dello strategic business development di Capcom, intervistato a proposito del futuro dei videogame. Secondo lui infatti i dvd e blu-ray sono ormai quasi preistoria, un po’ per una questione di costi ed un po’ anche per nuove strategie di mercato.
Questo non significa però che i rivenditori si estingueranno. Semplicemente, come nella migliore teoria darwiniana, si evolveranno.
I rivenditori avranno un loro ruolo nell’industria anche in futuro, Ma da qui a cinque anni, il rapporto tra retail e publisher cambierà. Il ruolo dei rivenditori non sarà più quello di offrire acquisti pianificati, ma acquisti impulsivi. Il primo tipo di acquisto avverrà prevalentemente online, grazie alla comodità di comprare in rete. In futuro, non avremo più dischi nelle confezioni, ma token venduti insieme a qualche oggetto collezionabile, come statue, o peluche, qualcosa di tangibile che non può essere ottenuto attraverso la rete.
Dunque i vari Game Stop, Mediaworld e gli altri rivenditori si trasformeranno in negozi di giocattoli, mentre per poter acquistare un gioco dovremo semplicemente comprare un codice. In realtà è quello che si vocifera già da qualche mese, nella battaglia per tentare di abbassare i prezzi dei videogiochi estremamente elevati, e combattere al contempo la pirateria ed il mercato dei giochi usati.
L’idea di Svensson comunque deriva anche dall’osservazione di un’altra voce che circola in rete in questi giorni e che, non venendo smentita, dà adito a conferme: la prossima console Xbox non avrà il lettore ottico. Ciò significa niente dvd, ma solo cartucce o meglio ancora download di videogiochi. Ed il mercato sembra attualmente orientato proprio a questo: quasi “costringere” i videogiocatori ad aprirsi un conto online, in modo da puntare sull’impulsività del momento nell’acquisto di un videogame, favorito magari dal prezzo più basso. Ma sarà davvero così?