La rivoluzione dei videogames tascabili, quelli su smartphone, potrebbe essere già finita. Tempo fa si diceva infatti che i telefonini di ultima generazione, i quali potevano supportare delle tecnologie talmente avanzate da permettere dei videogiochi quasi al livello delle console, avrebbero mandato in crisi il mercato dei videogame in quanto più economici e facili da scaricare. Puntando infatti sull’acquisto impulsivo (il download attraverso il credito del telefonino) quel mercato poteva essere molto produttivo mentre quello dei videogiochi classici non più. Dopo nemmeno un anno da quella previsione, ecco che il mercato degli smartphone rischia di essere già in crisi.
A spingere verso il basso i videogame da telefonino sono i tablet. Secondo una recente inchiesta di Juniper Research il giro d’affari dei videogiochi per tablet raddoppierà entro pochi anni, mentre quello degli smartphone si dimezzerà. Secondo gli analisti entro il 2014 il mercato dei tablet porterà nelle casse dei produttori di videogiochi qualcosa come tre miliardi di dollari (adesso non si arriva nemmeno al mezzo miliardo), togliendo il mercato non alle console che sono chiaramente più avanzate, ma proprio ai telefonini.
Ed i produttori di smartphone cosa fanno? La reazione più immediata è quella della LG che per il prossimo iPhone utilizzerà una tecnologia molto simile a quella dell’iPad. Non pensiamo sarà sufficiente, giocare su uno schermo da quasi 10 pollici è diverso che giocare su uno da 4,6, e questo pesa nella scelta finale. Senza parlare della qualità che su un tablet, che assomiglia in tutto e per tutto ad un computer portatile molto potente, è di gran lunga migliore di quella di un telefonino, per quanto avanzato sia. Secondo Juniper Research entro il 2016 le entrate del settore dei cellulari dovrebbero dimezzare, ma siamo sicuri che per evitarlo qualcos’altro riusciranno ad inventarselo. Dopotutto non dimentichiamo che fino a qualche anno fa giocavamo ancora allo Snake.