Ha rischiato di essere il più grande flop della storia dei videogiochi, ma una mossa tanto semplice quanto astuta ha portato il Nintendo 3DS ad essere un successo di livello globale. Nelle prime settimane di vita, ad esclusione del giorno dell’uscita che ovviamente ha visto il solito assalto ai negozi di videogames, il 3DS ha fatto registrare numeri negativi, tanto da far sfiorare il fallimento. E’ bastato però abbassare i prezzi, in alcuni casi quasi della metà, per farlo diventare la console portatile più venduta dell’anno.
Ieri il Nintendo 3DS ha compiuto un anno di vita, ed i suoi numeri non sono poi così male. Attualmente occupa la posizione numero 16 tra le console più vendute della storia, più del Sega Saturn e del Dreamcast, e per ora più anche della PlayStation Vita che però è entrata da poco sul mercato, con quasi 17 milioni di piattaforme vendute (16,9 per la precisione) in tutto il mondo.
Si pensava dovesse essere un successo tutto nipponico, ed in un primo momento in effetti è stato così, ma controllando bene le cifre ci accorgiamo che nel primo anno di vita il Nintendo DS, che oggi è la seconda console più venduta al mondo dietro la PS2, aveva venduto la metà delle copie negli USA di quante non siano quelle della 3DS (circa 5 milioni e mezzo), forse anche perché all’epoca il DS costava molto di più dell’attuale console. Ed infatti negli Stati Uniti le vendite sono andate anche meglio che in Giappone dove si sono fermate a 5,3 milioni, anche se in rapporto alla popolazione il successo nipponico è molto più evidente. Molto bene anche in Europa, dove il rischio fallimento era anche maggiore, ma sono state vendute 4,6 milioni di console. Numeri che fanno ben sperare e che con l’abbassamento del costo dovuto anche all’ingresso in commercio della PSVita potrebbero presto far superare nella classifica delle vendite console storiche come la prima Xbox o il Nintendo 64.