La crisi economica sta colpendo un po’ tutti i settori, e non sembra risparmiare nessuna area del pianeta. Così, anche il mondo dei videogiochi sta subendo la sua triste flessione: qualche giorno fa, per fare un esempio, è stata lanciata la colletta per la raccolta fondi dedicata alla realizzazione di Wasteland 2, mentre THQ naviga in acque sempre più problematiche ed il Team Bondi, autore dello splendido L.A. Noire, ha chiuso per bancarotta. L’ultima software house che si aggiunge a questa serie di spiacevoli eventi, è Zipper Interactive.
La compagnia, che ricorderete sicuramente per la realizzazione della saga SOCOM, che raggiunse un enorme successo sopratutto nella scorsa generazione ludica, ha chiuso definitivamente i battenti.
E se, inizialmente, con la diffusione del rumor, Sony si era rifiutata di commentare l’accadimento, oggi è arrivata anche la conferma ufficiale: gli autori di SOCOM, Unit 13 e MAG non esistono più. O, perlomeno, non costituiscono più una software house.
Come accennavamo, Sony ha deciso ora di porre il suo comunicato ufficiale a conferma della chiusura di Zipper Interactive, del quale vi traduciamo i contenuti:
“La chiusura è il risultato di un normale ciclo di riallineamento delle risorse. Zipper aveva completato tutti i lavori associati ai suoi progetti più recenti, come Unit 13 per PlayStation Vita. I titoli di Zipper Interactive, come MAG, SOCOM 4 e Unit 13 continueranno ad essere supportati, comprese anche le Sfide Giornaliere di Unit 13.“
Il lato positivo della notizia, insomma, è che perlomeno noi utenti non saremo danneggiati dalla chiusura: il supporto di Sony ai giochi prodotti da Zipper Interactive proseguirà, così da non vanificare la spesa di chi, ad esempio, è corso ad acquistare Unit 13 sulla sua PSVita.
Anche in questo, in un certo senso, la vicenda ricorda quanto già vissuto dal Team Bondi con il suo L.A. Noire, il cui percorso post-release è stato seguito in larga parte da Rockstar in seguito al fallimento del team australiano.