“Penso che le persone, su Internet, ci abbiano suggerito le ambientazioni più noiose in assoluto.” Così Alex Hutchinson, creative producer di Assassin’s Creed III per conto di Ubisoft, ha commentato i pareri espressi online dagli appassionati della saga degli Assassini, ai quali era stato chiesto quale sarebbe stata, per loro, l’ambientazione migliore nella quale ambientare il prossimo gioco, poi rivelatosi Assassin’s Creed III.
Che il tono utilizzato da Hutchinson sia stato indelicato non è in discussione, ma sono molti gli utenti che – anche a fronte dell’ufficialità del setting del gioco, ossia l’America durante la sua Rivoluzione – continuano a preferire quell’ambientazione per la quale avevano votato nel sondaggio online.
Erano stati in particolare la Seconda Guerra Mondiale, l’Egitto ed il Giappone Feudale ad ottenere il più alto numero di preferenze. Tutte e tre ambientazioni che Hutchinson ha voluto commentare dicendo che “non riesco ad immaginare luoghi peggiori dove ambientare un Assassin’s Creed“. Stando ai fan della saga, però, non si direbbe proprio così: passando sul Secondo Conflitto Mondiale – troppo in là nel tempo e che forzerebbe a rivoluzionare del tutto il sistema di gioco in favore dell’utilizzo delle armi da fuoco – non ci sono dubbi sul fatto che l’Egitto sarebbe stato quantomeno interessante da esplorare per uno degli eredi di Altair ed Ezio. Nella storia dei videogiochi, insomma, la terra dei Faraoni ha sempre suscitato un grande gradimento negli utenti, come testimonia ad esempio l’immortale successo di Tomb Raider IV.
Anche il Giappone Feudale avrebbe consentito interessanti ed affascinanti esplorazioni, anche se Hutchinson ha detto che preferirebbe di gran lunga l’India: “mi piacerebbe raccontare del Raj, in India” ha dichiarato.
La speranza, ovviamente, è che l’America rivoluzionaria sia anche più bella di ciò che gli utenti si sarebbero aspettati dall’Egitto e dal Giappone, votate come loro candidate preferite.