Immaginate di trovarvi presso un varco oltre al quale temete possano arrivare i nemici. Avete poche munizioni e nessuna erba curativa, ma potete contare su un alleato che vi aiuti nella battaglia. Trattenete per un attimo il respiro e decidete finalmente di attaccare: i nemici schizzano fuori a frotte e vi assaltano. Vi sareste aspettati che, una volta incamerato il colpo nella pistola, questi ultimi corressero a ripararsi dai vostri proiettili, essendo anche loro dotati di armi da fuoco.
Invece non lo fanno. Sono lì immobili, fermi, cercano di colpirvi, al massimo di corrervi incontro. Sono nient’altro che bersagli mobili poco intelligenti.
E la vostra alleata, Sheva, è di fianco a voi, ma anche i suoi movimenti, le sue strategie, sono poco credibili e troppo evidentemente legati ad una meccanica programmata in precedenza, poco dinamica, nuda e cruda. I nemici sono sì bersagli mobili, ma la vostra alleata – senza la quale non potete proseguire la missione – non è da meno, e spesso vi metterà in difficoltà. Non basta la sfida di dover sopravvivere: c’è anche quella di fare da badante alla vostra compagna d’armi.
Questo era Resident Evil 5, e questo è – in sostanza – tutto quello che non dovrebbe più accadere in Resident Evil 6. O perlomeno così assicura Capcom.
I famosi sviluppatori nipponici, infatti – autori della celebre saga survival horror – hanno dichiarato di aver dato peso alle lamentele dei fan in merito alla discutibile intelligenza artificiale di cui gli NPC erano dotati in Resident Evil 5, ed assicurano attraverso due delle figure più influenti del team che questi difetti non si riproporranno nel seguito.
Hiroyuki Kobyashi, executive producer del gioco, ed Eiichiro Sasaki, che occupa la carica di director, hanno dichiarato che “non vi accorgerete nemmeno di quando state giocando con una persona reale e di quando invece i personaggi sono controllati dal computer. Non ci sarà differenza, a meno che la persona reale non giochi davvero male.”
Dichiarazioni importanti che fanno ben sperare su Resident Evil 6, il progetto più ambizioso di sempre per la serie Capcom, che gli ha dedicato uno staff da record di oltre 600 persone.