E’ raro che un videogioco si svolga in Africa (è più probabile che avvenga nello spazio), ma potrebbe essere quello che accadrà in Metal Gear Solid 5. La famosa saga di stealth assassin si dovrebbe spostare nel Continente Nero per far luce sull’origine di tutto, e primo fra tutto proprio sulle origini di Solid Snake. Almeno a sentire il parere di Dan Dawkins, esperto di videogames ed in particolare proprio della saga della Konami, in una recente intervista rilasciata a PSM3.
Secondo Dawkins, che ha guadagnato credito internazionale grazie alle previsioni azzeccate con diversi mesi di anticipo su GTA V, il prossimo capitolo di Metal Gear Solid dovrebbe essere ambientato tra il 1974 ed il 1980 tra Rhodesia, Zimbabwe e Mozambico. Manovreremo Big Boss (che i giocatori di MGS3: Snake Eater conoscono come Naked Snake), il quale dovrebbe rivisitare l’origine di molti aspetti con cui i giocatori sono venuti in contatto in tutti questi anni.
Ad esempio si conoscerà il motivo dell’odio tra Big Boss e Major Zero, si conoscerà meglio Ninja/Grey Fox, e si comprenderanno le origini di Solid Snake che, a quanto pare, vedremo nascere nel finale del gioco. Insomma, come ogni buona saga che si rispetti, anche Metal Gear Solid avrà il suo bel prequel.
Ma come ha fatto Dawkins a scoprire tutto? Lui infatti non fa parte del team di sviluppatori. A quanto pare, non avendo niente di meglio da fare, ha preso nota di tutti i tweet che Kojima, il grande padre della saga, ha rilasciato nell’ultimo anno. Molti di questi contenevano piccoli indizi, e l’aver scoperto un manifesto con la scritta “Big Boss Wants You!” ha permesso che tutti i pezzi del puzzle andassero a posto. Per questo ora l’analista è sicuro di aver già scoperto la trama del gioco, rovinando l’effetto sorpresa che i commerciali della Konami speravano di poter sfruttare.