Nel mondo dei videogiochi così concorrenziale com’è quello di oggi (e peggio ancora sarà in futuro) non si va da nessuna parte da soli. Per questo anche la Nintendo ha dovuto unire le forze con un altro colosso, ed ha scelto Android. Per la nuova Wii U, in uscita per la fine dell’anno, il colosso nipponico ha deciso di affidare lo sviluppo del sistema operativo all’azienda che finora si era occupata di smartphone e tablet.
La Wii U si apre così a Google Play, puntando ancor di più sul dispositivo a tablet presente nella confezione sin dall’inizio, il che significa grosse novità. Una di queste è tecnica, con lo sfruttamento del sistema di video e videogame on demand, e e dell’Unreal Engine 3, motore grafico, non l’ultimissimo sul mercato, ma uno dei migliori, utilizzato ad esempio per gli sparatutto più avanzati.
Inoltre in questo modo la nuova console permetterà di scaricare dei contenuti in streaming, come avviene oggi su PS3 e Xbox 360, e su cui la Wii è rimasta colpevolmente in ritardo. Qualche novità c’è anche dal punto di vista dei videogiochi. Infatti si parla di Metroid, uno dei videogiochi storici della Nintendo, il cui primo capitolo uscì sul finire degli anni ’80, e che potrebbe essere rivisitato proprio grazie al motore grafico di ultima generazione. Inoltre questo potrebbe essere una sorta di “biglietto da visita” per la Nintendo visto che potrebbe essere distribuito in digitale, facendo esordire così i primi giochi della nuova console, in modo da impremere una svolta rispetto al passato.
Per il resto non ci sono conferme sulle voci che circolavano nelle scorse settimane, anche se il silenzio-assenso non è da escludere. Per avere ulteriori novità bisognerà attendere il prossimo E3 di Los Angeles, in cui però la Nintendo ha già annunciato di non voler svelare il prezzo con cui esordira la Wii U.