Durante un’intervista con alcuni media americani, sembra proprio che Activision abbia voluto sottolineare la sua forte intenzione di fare le cose in grande per il prossimo Call of Duty: Black Ops 2. Mark Lamia, leader dello studio Treyarch che lavora al gioco, ha infatti spiegato che “ci sono più di 300 persone che stanno lavorando a questo progetto al momento.”
“Sia la modalità single player che quella multiplayer di Call of Duty: Black Ops II saranno grandi e corpose” promette inoltre Lamia, lasciando intendere agli appassionati del genere che il nuovo FPS Activision potrebbe essere uno di quei titoli da non lasciarsi sfuggire.
Ovviamente, un progetto così ambizioso non poteva non coinvolgere anche tutti gli altri team che hanno lavorato alla saga, con i quali Treyarch si sta confrontando per ottenere i migliori risultati possibili per Black Ops 2: “siamo completamente aperti, loro hanno dei team autonomi che sono impegnati sui loro lavori, ma chi di loro è anche del franchise Call of Duty, o lavori comunque con la tecnologia, allora può collaborare con noi” ha spiegato Lamia, lasciando intendere che quindi Activision considera il nuovo Call of Duty un progetto aperto ai suoi dipendenti che intendono suggerire qualcosa agli addetti ai lavori.
“Per fare un esempio” si è spiegato meglio Lamia, “le espressioni facciali e il capture sono cose a cui abbiamo lavorato insieme al team per la tecnologia di Activision. Ci sono un sacco di cose da imparare da un team all’altro.”
Lamia ha inoltre rivelato che, tra i vari team Activision, quello con qui Treyarch ha più cose in comune è Infinity Ward: “abbiamo in comune l’importanza per cui vogliamo che il gioco giri a 60fps, o il taglio cinematografico che gli diamo.”
Call of Duty Black Ops 2 è atteso su PC, XBOX 360 e PlayStation 3 per il 13 novembre prossimo.