Ottime notizie per gli uomini mercato di Nintendo. Nonostante le forti polemiche sulla Wii U, per cui rimandiamo ad altri articoli, l’esordio americano è stato il migliore in assoluto. Salvo la precedente console, la Wii, che da tutti è considerata un grande successo, che aveva venduto circa il doppio nella settimana d’esordio. Ma erano altri tempi.
Quattrocentomila i pezzi di Wii U, tra pre-order e pezzi venduti nei rivenditori nella prima settimana di vita in America, contro le 600 mila Wii nello stesso periodo di 6 anni fa. Ma molti di più dei Nintendo 3DS (che furono un vero e proprio flop finché il prezzo non si è abbassato) ed i DS. Certo, poi da qui a raggiungere le 43 milioni di console americane e le 97 milioni mondiali di Wii ce ne passa, ma ci sono 6 anni di tempo (come minimo) per recuperare terreno.
E dire che finora ha esordito solo in America. La vera attesa è per l’Europa dove arriverà tra tre giorni e dove la Wii aveva battuto la Xbox 360 e conteso la vetta delle vendite con la PlayStation 3. Intanto negli USA non sembra avere rivali. La Xbox 360, che lì ha venduto quasi quanto la Wii, nella prima settimana di vendita aveva registrato 270 mila unità. Sicuramente il punto di forza della console nipponica è l’aver bruciato gli altri sul tempo. Probabilmente se fossero uscite contemporaneamente non ci sarebbe stata sfida, ma il fatto di arrivare (almeno) un anno prima, in un periodo di stanca delle console tradizionali, le dà indubbiamente un grande vantaggio.
Vedremo come reagirà al boom americano il pubblico europeo, e subito dopo (l’8 dicembre) quello nipponico dove la Nintendo è più amata persino della PlayStation e dove è quasi un obbligo per qualsiasi giapponese avere almeno una di queste console. Inoltre, di fronte alla notizia che non verranno più prodotti giochi per Wii, i fans di Super Mario e company non potranno di certo rimanere indifferenti, e saranno spinti ad aggiornare la loro console.