Sono passati esattamente quattro anni dal 12 giugno 2008, quando Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots ha fatto il suo esordio sul mercato, ottenendo strabilianti consensi da parte della critica e da parte dell’utenza, sopratutto quella più affezionata, che ha seguito le vicende di Solid Snake e compagni fin dagli albori.
Come già era avvenuto per i precedenti Metal Gear Solid 3 e Metal Gear Solid: Portable Ops, l’esperienza ludica di Guns of the Patriots era arricchita da Metal Gear Online, una speciale modalità ambientata nel contesto narrato dalla sceneggiatura principale del gioco, ma da condividere in diverse tipologie di sfida tra gli utenti.
Tra un deathmatch a squadre, una missione a caccia di Snake ed una corsa ai GA-KO o alla conquista delle basi, sono trascorsi quattro anni dal lancio di MGO, che oggi, nel giorno del suo compleanno, chiude i battenti. Konami, infatti – che ha gestito con non pochi problemi il vasto numero di partecipanti al gioco online – ha deciso di chiudere tutti i server su cui il gioco era hostato, ponendo definitivamente la parola fine al multiplayer di Metal Gear Solid 4.
Nonostante i problemi di cui vi accennavamo, legati sopratutto al lag e al passaggio del gioco non su PlayStation Network, ma su un complicato sistema di Konami ID che era necessario registrare per potersi collegare ai server, Metal Gear Online è stato gradito da tutti i fan della saga, che nel tempo trascorso a giocare hanno anche acquistato alcuni pacchetti con personaggi e mappe aggiuntivi (tra tutti, ricordiamo la possibilità di vestire i panni di Liquid, Raiden, Meryl e Vamp). Proprio quest’ultimo fatto è quello che ha lasciato maggiormente l’amaro in bocca agli utenti: acquistando tutte le tre espansioni, infatti, essi hanno compiuto un investimento monetario da non trascurare, ed è triste che i soldi spesi si siano rivelati essere, col tempo, “a scadenza” per via della chiusura improvvisa dei server.
Speriamo sempre che, prima o poi, gli sviluppatori si ricordino che i soldi spesi dagli utenti, anche se solo per contenuti digitali, non devono essere sottovalutati. Intanto, salutiamo Metal Gear Online.