Molti utenti interessati al panorama di prodotti che offrirà PlayStation Vita nel prossimo futuro, avevano lamentato il breve spazio che Sony ha concesso alla sua nuova console durante la conferenza tenutasi allo scorso E3. Quest’ultima, infatti, si è concentrata principalmente sugli annunci PS3 e sul nuovo device Wonderbook, ponendo poco l’accento sui must have di cui Vita deve godere per poter attrarre una fetta di pubblico il più ampia possibile.
Col senno di poi, anche lo stesso Shuhei Yoshida ha ammesso che quello della sua compagnia è stato un errore di valutazione, avendo dato più peso alla volontà di non creare una conferenza eccessivamente lunga e noiosa: “ho ricevuto un sacco di tweet al mio profilo, gli utenti si lamentavano perché non abbiamo parlato abbastanza dei giochi per PlayStation Vita“ ha detto Yoshida, “rivedendo le cose, ora come ora, penso che sarebbe stato utile passare più tempo sui titoli Vita, a parlarne e mostrarli. Avevano 25 giochi testabili per i giornalisti presenti, e molti sono grandi giochi che mi elettrizzano molto. Avremmo dovuto parlare più di quelli, invece quest’anno ci eravamo detti che l’obiettivo era fare una press conference più breve. Siamo famosi per farne di particolarmente lunghe. Spero che almeno quell’intento sia riuscito. Invece, pensando a tutti i giocatori che volevano dettagli sul parco giochi Vita, penso che non siamo stati in grado di accontentare le loro aspettative.”
Un’analisi estremamente lucida, quella di Yoshida, che probabilmente eviterà di ripetere lo stesso errore in futuro. La conferenza Sony di questo E3 ha avuto una durata di circa 80 minuti e – come accennavamo – si è concentrata particolarmente sul nuovo progetto di David Cage, Beyond: Two Souls, che sarà ovviamente esclusiva PS3, su The Last of Us e sul device Wonderbook.