Gli scorsi autunno e inverno sono stati caratterizzati dalla “battaglia” tra i due videogiochi di guerra che si sono contesi il mercato, e cioè Call of Duty Modern Warfare 3 e Battlefield 3. Una battaglia che alla lunga il primo ha stravinto. La guerra della stagione 2012/2013 sembra però vedere fuori dai giochi la serie Battlefield che potrebbe uscire in netto ritardo, e così l’attenzione si potrebbe spostare tra Call of Duty Black Ops II già annunciato e Medal of Honor Warfighter che potrebbe essere la sorpresa dell’anno.
La serie Medal of Honor esiste da tempo, il primo titolo risale al 1999 e Warfighter sarà la quattordicesima uscita, ma finalmente sembra avere raggiunto quella maturità che le è mancata in tutti questi anni. Ma perché i milioni di appassionati della saga di Call of Duty dovrebbero abbandonarla per passare alla concorrenza. Le frecce all’arco di Treyarch sono tante. La prima è la novità. A quando pare, visto il grande successo, la saga COD non dovrebbe cambiare più di tanto. Insomma, si tratterà di una nuova storia e di qualche miglioramento tecnico, ma per la gran parte del gameplay si tratta sempre dello stesso gioco.
Inoltre Warfighter punterà maggiormente su quel pubblico che ancora rimane ancorato sul single-player e non gradisce il fatto che alcune serie, proprio come COD, continuino ad apportare miglioramenti solo sul multiplayer, lasciando i giocatori singoli con un prodotto poco innovativo. Warfighter mette a disposizione del giocatore 10 nazioni reali (Stati Uniti, Polonia, Regno Unito, Canada, Norvegia, Svezia, Australia, Germania, Corea e Russia) che si fanno la guerra tra di loro, ed ognuna ha le sue caratteristiche. Già questo elemento fa capire che come minimo si dovrà ricominciare il gioco 10 volte per provare strategie sempre diverse. Le differenze non sono minime ma sono sostanziali, come ad esempio gli armamenti.
L’elemento multiplayer qui non si basa sulla partecipazioni online di centinaia di persone, ma è ottimizzato per il gioco con un altro utente soltanto. Si può terminare il gioco da soli, ma in due è la soluzione più divertente. Inoltre in questo gioco c’è molta più tattica, cosa che in COD manca quasi del tutto, e da questo punto di vista avvicina di più il gioco a Battlefield. Anche il livello di distruzione ambientale è molto elevato, si può interagire praticamente con qualsiasi cosa.
Se preferite invece giocare online contro altri utenti, allora sicuramente è Call of Duty il gioco che fa per voi. In Medal of Honor infatti questa modalità è molto più breve e meno curata del concorrente. Se però volete innovazione, forse Warfighter andrà meglio. Sempre che gli sviluppatori di Battlefield non si diano una mossa e facciano uscire in tempo il quarto capitolo, anche se lo dubitiamo.