In realtà, se una saga videoludica potesse avere dei dati vitali inconfutabili come un encefalogramma, tutti avremmo detto che quello di SOCOM, storica serie delle console Sony, fosse completamente piatto. Dopo la chiusura di Zipper Interactive (del quale vi parlammo in questo articolo) studio che si occupava dello sviluppo dei diversi titoli con protagonista la squadra speciale statunitense eponima, veramente in pochi avrebbero potuto predire quale è invece il pensiero ufficiale del colosso nipponico sulla vicenda, decisamente in contrasto con le aspettative.
È stato Shuhei Yoshida in persona, nel corso di una intervista concessa all’Official PlayStation Magazine US, a spiegare che – secondo la compagnia – la saga SOCOM US Navy Seals è tutt’altro che morta. Il leader dei Sony Worldwide Studios ha rassicurato i fan, ricordando che la compagnia non è solita abbandonare i suoi brand, ed ha citato il destino di Sly Cooper in favore di questa teoria. Peccato, come hanno fatto notare molti, che non sia stata citata anche la saga MediEvil, che sembra invece essere stata abbandonata da Sony nonostante l’ottimo successo, e che sembrerebbe quasi smentire le sue dichiarazioni.
Ma, considerando la convinzione e la sicurezza profuse da Yoshida, sembra proprio che tutti i videogiocatori che bramano di vestire ancora una volta i panni dei Socom possano dormire sonni tranquilli. Nelle sue dichiarazioni, il leader ha anche commentato la decisione di chiudere Zipper Interactive:
“No, SOCOM non è ancora finito, noi non mettiamo mai da parte i nostri stessi franchise. Ma, a volte, è meglio fermarsi e dare un’occhiata a come stanno andando le cose, e ai franchise che possediamo e dobbiamo gestire. Però, non si può mai dire mai. La chiusura di Zipper Interactive? È stata una decisione estremamente sofferta, ma che andava presa.”