Diciamo che, se dovessimo citare il nome di una software house particolarmente creativa e dalle idee rivoluzionarie per l’industria dei videogame, scarteremmo a priori quello di Zynga. Non che i social game prodotti dalla compagnia non siano in grado di intrattenere il pubblico, assolutamente, ma – se è vero che due indizi fanno una prova – questa è almeno la terza volta che Zynga viene accusata di aver plagiato l’altrui lavoro, salvo cambiargli il titolo prima di riproporlo sul mercato.
Vi ricorderete ancora, ad esempio, del caso in cui Zynga copiò in maniera abbastanza spudorata il titolo premiato come gioco iOS del 2011, Tiny Tower, realizzato da una piccola software house indipendente composta da soli tre programmatori. Tiny Tower divenne così Dream Heights e, nonostante la palese somiglianza tra i due giochi, gli autori di Tiny Tower non proseguirono la denuncia per vie legali per mancanza di fondi.
La stessa cosa, recentemente, si è ripetuta anche su un Facebook game, con Bubble Witch Saga che, in mano a Zynga, si è magicamente tramutato in Bubble Safari, con le scimmie al posto delle streghe, e meccaniche di gioco invariate.
Ora, però, sembra che Zynga abbia fatto il passo più lungo della gamba, infastidendo una delle software house più potenti al mondo: Electronic Arts.
EA ha infatti denunciato la compagnia per violazione dei copyright, accusandola di aver prodotto il suo The Ville copiando il precedente The Sims Social. Inutile dire che Zynga abbia negato l’accusa, contro-accusando addirittura EA di aver copiato il suo SimCity Social da CityVille. Un’accusa che ha fatto ulteriormente infuriare Electronic Arts, che ha deciso di fare le cose sul serio.
“È una questione di principio” ha fatto sapere il colosso USA dei videogiochi, “riteniamo che Zynga osservi, testi e riproduca – con un altro titolo – gli sforzi della creatività altrui. È una cosa inaccettabile all’interno della nostra industria. La cosa si è già verificata in passato e, se quelle software house erano troppo piccole per difendere legalmente i loro diritti, lo faremo noi anche per loro.”
E, con chi domandava ulteriori dettagli sulla vicenda, EA non ha usato mezzi termini: “Zynga? È in ginocchio.“