Nel corso della Gamescom ancora in essere, Sony ha tenuto un’interessante conferenza nella quale ha spiegato alcuni dei suoi progetti per il futuro delle console di sua proprietà. In particolare, hanno attirato l’attenzione le notizie relative alla nuova tecnologia Cross, che consentirà di intrecciare le esperienze di gioco offerte da PS3 e da PSVita.
Attraverso il CrossPlay, infatti, sarà possibile iniziare un’avventura su una delle due console, e proseguirla nell’altra: potremo, ad esempio, iniziare a giocare a Sly Cooper su PlayStation 3 e proseguire su Vita, e viceversa. Questo tipo di possibilità sarà spalleggiato anche dal CrossBuy, ossia dal fatto che – a discrezione degli sviluppatori – alcuni giochi potranno essere acquistati una sola volta per ottenere sia la versione PS3 che quella Vita: immaginate, quindi, di acquistare la vostra copia di Sly Cooper su console domestica e di avere gratuitamente in download la controparte per la console handheld.
Si è parlato anche della possibilità di usufruire di Vita come joystick di PS3, con un’idea di Sony che anticipa nella messa in pratica quanto già annunciato diverso tempo fa da Nintendo per la sua prossima Wii U.
Tuttavia, nonostante la bontà di queste iniziative, bisognerà vedere quanti sviluppatori decideranno ed accetteranno di buon grado di produrre due titoli per due differenti console e di offrirli con una spesa una tantum alla loro utenza: se, da un lato, gli autori dell’atteso Need for Speed: Most Wanted hanno già anticipato che potrebbero fare un pensiero all’idea del CrossBuy, all’altra faccia della moneta EA Sports ha già precisato che FIFA 13 dovrà essere acquistato sia su PS3 che su Vita. Il motivo, ha dichiarato David Rutter, è che la compagnia preferisce “concentrarsi sulla qualità del gioco e sullo sviluppo dei sistemi di passaggio, tiro e contrasto, rispetto alle quali integrare questo tipo di tecnologia passa in secondo piano“. Oltretutto, precisa sempre Rutter, EA sta sviluppando un titolo apposito per Vita, non limitandosi ad un semplice porting, e per questo motivo è facile predire che la compagnia auspichi di venderlo come episodio a sé stante.