E’ salito nel limbo dei migliori produttori di videogiochi per console negli ultimi anni (basti citare giusto la saga di Assassin’s Creed o Splinter Cell, o il boom di vendite di Just Dance giusto per citarne qualcuno), ed ora Ubisoft ha intenzione di entrare nel mondo dei videogiochi per PC. Un terreno minato in un periodo di ADSL a velocità stratosferiche che favorisce i videogiochi pirata. Ma per Ives Guillemot, CEO di Ubisoft, si tratta di una sfida.
Nonostante ancora si venda bene, il mercato dei videogiochi per PC ha molti più problemi di quello per console. Mentre Nintendo, Microsoft e Sony sono riuscite bene o male a limitare i danni, per quanto riguarda i giochi sul computer la pirateria è ancora dilagante. Secondo Guillemot infatti il 95% dei giocatori scarica illegalmente i videogames. A mio modesto parere è un’esagerazione, basti vedere le 2 milioni e mezzo di copie vendute da Diablo III in tre mesi, ma è evidente che il problema c’è.
Per questo nei piani di Ubisoft c’è l’intenzione di realizzare i free-to-play. Anche su questi però c’è un problema: si calcola che appena il 5-7% dei giocatori poi acquisti contenuti a pagamento, mentre tutti gli altri continuano a giocare gratuitamente. Ma nemmeno questo spaventa il CEO. Secondo lui infatti le due percentuali sono più o meno simili, ma i free games garantiscono un introito più sul lungo termine, che gli permette di realizzare nuovi contenuti. Inoltre gli consente anche di raggiungere Paesi in cui oggi i loro giochi vengono scaricati gratuitamente ed illegalmente.
E poi non è detto che questa percentuale di fronte ad un videogioco fatto bene non aumenti. Dopotutto finora i free-to-play hanno attirato pochi utenti rispetto ai grandi titoli, ed il prodotto non è mai stato a livelli eccelsi. Vedremo cosa accadrà quando in campo ci sarà un colosso come Ubisoft.