Come fatto con il mondo della letteratura prima e del cinema e della tv poi, il filone sexy (in tutte le sue declinazioni) è riuscito sempre a farsi largo e a ritagliarsi una sua nicchia. Non è accaduto con i videogiochi visto che quasi tutti i tentativi di creare videogiochi sexy (per non dire di peggio) sono stati immediatamente tranciati dalla critica ed hanno venduto poco o nulla. Ad ogni modo qualcuno che merita una citazione c’è ed è stato classificato dal sito specializzato Tom’s Hardware. Vediamo quali sono.
Decimo posto per Dead or Alive Xtreme 2, forse il più famoso di tutti. In teoria si trattava di un videogioco sportivo in cui delle belle ragazze in costumini succinti si sfidavano in partite di beach volley ed altri sport estivi. In realtà era un modo per mettere in mostra linee molto abbondanti che avrebbero dovuto stimolare la fantasia dei videogiocatori più giovani. Ad ogni modo, nonostante le critiche, c’è da dire che ha venduto abbastanza bene con circa 200 mila copie.
Nono posto per il primo dei tanti sconosciuti. In italiano è stato tradotto con Osè – Che fai ci provi? e si tratta di una serie di minigiochi sexy realizzata per Wii. Unico problema: c’è bisogno di almeno un partner reale per poterci giocare, e non crediamo siano molte le ragazze disponibili a prestarsi a questo tipo di giochini.
Un passo in avanti per Sakura Taisen, gioco giapponese in stile manga sulla scia dei dating sim molto movimentati e non solo per gli incontri piccanti ma anche per delle battaglie contro i robot. Crediamo difficile che questo giochino possa stuzzicare le fantasie di qualcuno. Settimo posto per Dokyusei, uno dei padri del genere essendo uno dei più antichi (uscì per Sega Saturn), anche questo sullo stile del dating-sims manga.
Torniamo ai giorni nostri con Love Plus per Nintendo 3DS. Si tratta di una specie di Tamagotchi dove al posto di un animaletto abbiamo una fidanzata virtuale da coccolare in modo da evitare di farci lasciare. Sfruttando le caratteristiche della console si potrà anche accarezzare e baciare il sim virtuale, ma sinceramente lo trovo un po’ inquietante. Sesto posto per Doki Doki Majo Shinpan, uguale al titolo principale solo che anziché far sopravvivere il nostro rapporto dobbiamo crearlo da zero. Dimenticatevi però scene hot, non sarebbero molto “videoludiche”.
Nella metà “buona” troviamo Project Rub che assomiglia molto ai videogiochi di Super Mario. La nostra amata viene rapita e dobbiamo liberarla. Per farlo passeremo attraverso minigiochi ironici a sfondo sessuale molto velato. Saliamo sul podio con GalGun, uno “sparatutto” in cui spareremo cuori per respingere le donne che vogliono assaltarci. Cosa non si fa per inventarsi qualcosa di nuovo.
Secondo posto per Dream C Club, un gioco che diventa davvero piccante e si discosta dall’innocenza perversa dei precedenti. Qui il gioco è sempre in stile manga ma più volgare visto che bisogna centrare la bocca della ragazza (con la lingua di fuori) con diversi tipi di cibo (dal cono di panna alla banana). Meglio passare al primo posto dove non poteva mancare lui, il mitico Leisure Suit Larry che, essendo molto diverso dai titoli giapponesi, sembra anche molto meno stupido. La grafica era quella che era (era il 1987 ma ora lo stanno rifacendo in HD), ma ciò che era importante era stuzzicare la fantasia, ed in questa specie di gioco di puzzle-game ci riuscivano alla grande.