Yves Guillemot, ha parlato con il The Guardian per concedere un’intervista. Tra le altre dichiarazioni, il CEO di Ubisoft ha parlato anche delle aspettative che la compagnia ha per i lavori sulla prossima generazione di console, che sembra ormai pronta ad arrivare da un momento all’altro.
Ci siamo abituati, da diversi anni, a considerare Ubisoft come l’autrice di colossi da tripla AAA, che richiedono enormi team di sviluppo e notevoli esborsi economici: l’esempio più fulgido è quello della saga Assassin’s Creed, sfornata annualmente su questa generazione, che potrebbero però non trovare posto sulla prossima.
O, almeno, questi sembrano i piani di Guillemot:
Con la prossima generazione, ci ritroveremo davanti a giochi dalle dimensioni sempre maggiori. Noi, però, realizzeremo meno titoli di questo tipo. Però, grazie ai giochi free-to-play, avremo team di developer più piccoli, e potremo quindi sperimentare cose sempre nuove e diverse, cercando di venire sempre più incontro ai gusti dei giocatori e di scoprire le cose che gli piacciono.”
Tanto per fare un esempio, ricordiamo che Ubisoft Montreal impiega oltre 600 programmatori per sviluppare i suoi Assassin’s Creed. Un team titanico che potrebbe non avere futuro sulla prossima generazione.
Tra le altre cose, Guillemot ha anche riferito che a suo avviso i metodi “social” di videogiocare costituiranno il futuro del business, che consentirà sempre più di fare esperienze da condividere fianco a fianco con i propri amici.
Per quanto riguarda esempi di nuova tecnologia che vedremo su next-gen, Guillemot cita gli SmartGlass di Microsoft immaginando che quella possa essere una direzione nuova per l’industria, dopo il suo lancio per Windows 8.
Infine, secondo Guillemot, anche il panorama mobile sarà sempre più importante, sopratutto grazie ai passi in avanti fatti da Google nel settore handheld.
Continueremo a tenervi informati sull’evoluzione di questo filone Ubisoft, che appassiona tanti fan della casa che ha prodotto moltissimi capolavori!