Vi abbiamo già parlato da qualche tempo della fase di riorganizzazione che sta affrontando THQ da quando alla sua dirigenza è stato posto l’intraprendente padre della fortunata e indimenticabile serie Crash Bandicoot, Jason Rubin.
Rubin ha sempre chiarito di voler riqualificare il più possibile la software house, rendendola sempre più autrice di titoli di valore artistico e ludico notevole, e non gradendo ad esempio le volgarità messe in campo con Saints Row: The Tird.
Proprio per la ricerca della maggior qualità dei prodotti possibile, THQ ha quindi deciso di rinviare tre dei suoi titoli più attesi, ritenendo necessario ulteriore tempo per elevarli agli standard che la software house si è imposta.
Parliamo di South Park: Stick of Truth, ad esempio, che era previsto per marzo 2013 ed è invece slittato fino all’anno fiscale 2014. Vale a dire che non arriverà sugli scaffali prima del trimestre aprile-giugno 2013.
Rinvii eccellenti sono anche quelli di Metro: Last Light, slittato fino a marzo 2013, e Company of Heroes 2, destinato ad essere rilasciato nello stesso mese.
THQ ha diffuso un comunicato di Jason Rubin in cui ha spiegato i motivi che l’hanno spinta ai rinvii, che vi traduciamo nelle sue parti di maggiore rilievo:
“Quando mi sono unito a THQ, ci siamo imposti degli standard di qualità. Ottenerla, spesso, rende necessario investire un tempo maggiore di quello previsto. Quella che ci offre South Park è una occasione di mercato di enorme importanza, è uno dei giochi più attesi dagli utenti per il 2013, e per questo abbiamo collaborato con gli autori dello show televisivo: vogliamo garantire nel gioco la stessa qualità, i nostri giocatori lo meritano.
“Credo che Metro: Last Light sarà un titolo che imporrà nuovi standard per le sue innovazioni, e per quanto riguarda Company of Heroes 2, il predecessore è stato uno dei più grandi RTS della storia, e c’è bisogno che il sequel sia all’altezza del nome che porta. È importante che questi due giochi riescano ad avere il tempo di esprimersi al maggior potenziale possibile.”