Dopo l’esordio negli Stati Uniti la Nintendo si è dovuta sorbire non poche critiche per la nuova Wii U. La principale, come visto in un precedente post, riguardava l’aggiornamento di un’ora al primo collegamento, ma non era l’unica. Ora che è esordita anche in Europa (ed in Italia) i problemi si raddoppiano. Vediamo le principali critiche che gli utenti nostrani hanno mosso alla console.
Qui a quanto pare la cosa che dà più fastidio è la lentezza della console. Insomma, siamo quasi nel 2013 e la tecnologia ha trasformato i nostri dispositivi in macchine da Formula Uno. E allora perché su Wii U per passare da una schermata all’altra ci vogliono 15 secondi? Probabilmente prima o poi verrà rilasciata una patch che velocizza il processo, ma quando bisogna navigare in un menu, specialmente quando è nuovo e va ancora scoperto, non ci può volere un’ora per girarselo tutto.
Altro problema riguarda il tanto osannato gamepad, il tablet che fa la differenza tra questa e le altre console. E’ bello e performante, senza dubbio, ma ha un’autonomia da cellulare degli anni ’80. Anche se è dichiarato che può durare 5-6 ore, difficilmente si va oltre le 3, il che significa che bisogna ricordarsi di metterlo a ricaricare ogni volta che si smette di giocare. Se per una volta vi dimenticate di farlo, rischiate di doverne fare a meno la prossima volta che ci giocate.
Altro problema: certe volte il menu si blocca. Per fortuna non accade mentre si gioca, ma quando si passa da un menu ad un altro può darsi che si blocchi tutto e l’unico modo per sbloccarlo è staccare la spina o aspettare una decina di interminabili minuti. Ma si può continuare così? Quante volte lo potremo staccare prima che la console si bruci? Inoltre il porting dalla Wii è complicatissimo e lentissimo, e la differenza è talmente lieve che conviene continuare a giocare con la vecchia console. Questi ed altri dettagli tecnici urgono un intervento immediato da parte della grande N, altrimenti le vendite della console, finora abbastanza deludenti, non si riprenderanno mai.