Il film su Call of Duty non si farà mai…almeno finché a capo ci sarà Bobby Kotick. A quanto pare il il super-CEO di Activision è contro i film derivati dai videogiochi, e per questo non concederà mai l’autorizzazione ad usare il suo brand più prezioso per fare un Hollywood Movie. Lo ha dichiarato lui stesso al New York Times in una recente intervista in cui ha parlato del futuro dell’azienda.
Dopo che abbiamo visto le major hollywoodiane, chiaramente a corto di idee, accapigliarsi per ottenere i diritti su Assassin’s Creed o altri titoli, piuttosto che produzioni indipendenti come Rovio annunciare il film su Angry Birds, arriva la chiusura netta di Kotick al film su Call of Duty. Non che le offerte non manchino. Il gran capo di Activision ha ammesso che qualcuno alla sua porta ha bussato per chiedere quanto costasse il brand per la realizzazione di un film, ma lui ha risposto no grazie.
Il motivo ufficiale è che finora nessun film ha ottenuto lo stesso successo del suo “padre” videoludico, ed anzi, in alcuni casi (vedi Street Fighter ma non solo lui) ha contribuito ad affossarne il franchise. Non solo. Infatti sembra che nonostante un grande seguito nel mondo dei videogiochi, i film non abbiano gli stessi numeri al botteghino, rivelandosi poi dei veri e propri flop. Insomma, secondo Kotick, Call of Duty va talmente bene così che sarebbe una follia correre il rischio di affossarlo con un film.
Il vero motivo però potrebbe essere un altro, e cioè che siccome i produttori di videogiochi vogliono mettere mano sulla realizzazione di un film, dovrebbero anche spendere tanto, ed in passato abbiamo visto come, per tutti i vari effetti speciali, i film di guerra sono quelli che costano di più. Inoltre film a tema ce ne sono tanti, anche che hanno fatto la storia del cinema, e così il rischio che i ricavi non superino i costi, con la possibilità anche di dare un brutto colpo al buon nome di Call of Duty, è dietro l’angolo. Meglio rinunciare e lasciare il campo agli altri.