Sono lontani i bei tempi in cui Zynga era l’esempio da seguire per chi voleva fare free-to-play. I gusti di internet cambiano in fretta, e così anche un colosso come questo è passato dalle stelle di pochi anni fa alle stalle, che purtroppo non sono quelle di Farmville. Forse ha tirato troppo la corda (e la dimostrazione che quasi tutti i giochi di base vanno ancora bene ma i sequel sono un flop ne è una prova), ma fatto sta che Zynga è in forte crisi, e per tentare di salvarsi ha deciso di tagliare i costi. Che nel mondo del free-to-play significa chiudere i giochi.
Saranno 11 i videogiochi che tra dicembre scorso e la metà di questo mese non saranno più accessibili:
- Mafia Wars Shakedown
- ForestVille
- Mojimoto
- World Scramble Challenge
- Vampire War
- Treasure Isle
- FishVille
- Montopia
- PetVille
- Mafia Wars 2
- Indiana Jones Adventure World.
Quest’ultimo rimarrà aperto fino al 14 gennaio, ma non accetta già da qualche settimana nuovi iscritti. La decisione l’ha annunciata Mark Pincus, chief executive di Zynga, il quale aveva spiegato che l’azienda non se la passava benissimo, ma che avrebbe tagliato i rami secchi per potersi riprendere. A quanto pare se i rami secchi sono giochi di grande appeal come Mafia Wars 2 o Petville, significa che l’albero rischia presto di essere abbattuto.
E gli appassionati come faranno? Quelli che nei mesi scorsi hanno speso soldi veri per ottenere dei bonus in questi giochi chiusi potranno scaricare alcuni pacchetti gratuitamente per Castleville, Chefville, Farmville 2, Mafia Wars e Yoville, mentre gli utenti di Mafia Wars Shakedown hanno diritto al rimborso che avverrà semplicemente contattando il servizio clienti di Zynga. Pincus è stato inoltre “premiato”, per modo di dire, dalla rivista Bloomberg come il peggior CEO del 2012, per aver commesso degli errori da principiante dal momento in cui l’azienda è entrata in Borsa. Basti dire che aveva raggiunto una quotazione da 15 dollari ad azione, ed oggi ne vale appena 2,45.