Tempi duri per la Nintendo. Dopo essere passata indenne per anni al problema dei videogiochi piratati, un dramma che ha colpito la PlayStation ed in parte anche Xbox, ora tocca a lei la patata bollente. Sarà che si è adagiata sugli allori e non ha mai avviato un vero e proprio programma anti-hacker, ma fatto sta che la casa nipponica ora rischia un crollo vertiginoso delle vendite dei giochi per il Nintendo 3DS.
Verso la fine dello scorso anno è arrivato un doppio annuncio di ben due hacker che erano riusciti a compromettere la sicurezza della console portatile. Nel primo caso si riuscivano a sbloccare alcuni codici e persino il blocco regionale, nel secondo invece l’hacker era riuscito a produrre un programma non ufficiale che faceva funzionare anche i videogiochi pirata.
Il rischio adesso è che, dopo gli ottimi numeri del 2012, il 2013 sia un anno di passione per Nintendo, con il diffondersi delle copie pirata dei videogiochi che comporterebbero un danno economico notevole sia alla stessa casa produttrice che alle software house. Subito ha protestato Jools Watsham, co-fondatore e game director di Renegade Kid, che ha affermato che se Nintendo non avvierà immediatamente un programma serio anti-hacker, non produrrà più videogiochi per questa console. E come Renegade Kid anche altre software house potrebbero seguire l’esempio.
Secondo gli analisti infatti basterebbe un aggiornamento del firmware per bloccare i programmi attuali che permettono di giocare con giochi non originali, ma gli hacker, si sa, sono sempre un passo più avanti e troveranno il modo di aggirare anche quest’altro ostacolo. Secondo Renegade Kid il flop del suo ultimo gioco, Dementium II, è dovuto proprio a questo problema. La sua tesi è che il mercato della pirateria sarebbe responsabile del dimezzamento delle copie vendute di questo titolo. A dir la verità questa suona un po’ come una scusa dato che non andava bene nemmeno su DS (dove non è arrivato nemmeno a centomila copie vendute in 3 anni), e soprattutto l’hackeraggio è avvenuto circa un mese fa. Sicuramente è una scusa per coprire il fallimento del titolo, ma è altrettanto certo che il problema c’è e potrebbe creare non pochi grattacapi in futuro.
mirko 13 Maggio 2013 il 17:04
Ho semplicemente aggiunto il tuo feed all’RSS Reader… continuo a seguirvi, Grazie!