Come i milioni di fans di Diablo III sanno benissimo, anche se è una seccatura per poterci giocare su PC o Mac devono essere necessariamente collegati in rete. Questa è solo una delle caratteristiche peculiari di questo titolo che fa un po’ da apripista verso soluzioni per giochi futuri che sembra debbano adottare la stessa politica. Oggi però arriva una nuova apertura da parte di John Hight, responsabile di Sony, che ha parlato apertamente dello sbarco di questa saga, finora destinata solo ai computer, anche su PlayStation 3 e, quando arriverà, anche su PlayStation 4.
Prima di tutto, Hight ha voluto specificare che sulle console il problema non si pone. Chi vorrà giocare solo la campagna in single player potrà farlo anche se non è collegato in rete. Questo è un aspetto importante dato che non sempre i server sui giochi da console reggono, e poi non è detto che tutti gli utenti PlayStation siano dotati di collegamento adsl. Un altro aspetto da tenere in considerazione è però che chi vorrà interagire online con altri utenti, non potrà farlo con quelli PC o Mac.
Di questo problema ne avevamo già parlato in occasione del discorso sulla compatibilità tra giochi PS3 e PS4. Le piattaforme sono molto diverse e così chi gioca su console non entrerà nello stesso “universo” di chi gioca sul computer.
Anche se pensiamo che il gioco cross-platform sarebbe fantastico, in questo momento non abbiamo piani per permettere la connettività tra PlayStation Network e Battle.net. Quindi i personaggi del vostro account PlayStation Network e quelli dell’account Battle.net rimarranno separati.
Inoltre i controlli sono differenti, su computer si usano tastiera e mouse, su console il joypad, quindi sono troppo incompatibili. Non è chiaro però se chi giocherà su una PS4 potrà incontrare i “colleghi” su PS3. Un altro elemento innovativo è il multiplayer in locale. Secondo Hight non si utilizzerà lo split screen. Probabilmente, aggiungiamo noi, è meglio così dato che già la grafica non è un granché con dei personaggi molto piccoli, se lo schermo fosse diviso in 2, 3 o anche 4 parti, diventerebbe ingiocabile. Per questo la scelta è ricaduta sull’allargamento dell’inquadratura, cioè finché gli utenti sono tutti vicini, la telecamera rimane stabile, se si allontanano si allontana anche la telecamera, in modo da tenere inquadrata un’area più vasta.