La campagna di marketing intorno a Tomb Raider continua a dare i suoi frutti. Il lancio ormai è terminato, uscirà domani in tutto il mondo, ma per promuovere le vendite ora si pensa anche ad un film. Certo, con i tempi che ci vogliono per realizzare un lungometraggio ci vorrà come minimo il prossimo anno per vederlo al cinema, ma intanto la casa produttrice Crystal Dynamics ne sta discutendo.
Il progetto dovrebbe essere affidato a GK Films, gli stessi produttori di altri film importanti come The Departed o Hugo, e dovrebbe trattare l’argomento sulla falsa riga dell’ultimo capitolo del gioco. Dunque non si tratterà di un sequel dei vecchi Tomb Raider, ma approfondirà la figura di Lara Croft ed i suoi risvolti psicologici sin dall’inizio delle sue avventure, quando era ancora una giovane ragazzina alle prime armi.
Secondo le prime anticipazioni di Darrel Gallagher, a capo del progetto, non dovrebbe essere un sequel o un prequel del gioco che sta per uscire, ma semplicemente una trama ambientata cronologicamente più o meno nello stesso periodo, ma che con il gioco non avrà legami. Questo annuncio ci fa capire certamente una cosa: la nuova attrice che interpreterà Lara non sarà Angelina Jolie. Trattandosi di un personaggio più giovane, non è il caso di affidarlo a chi ha già girato 2 film interpretando Lara già donna matura, specialmente se sulla carta d’identità risultano quasi 40 anni. Le modelle e giovani attrici che si auto-promuovono come la nuova Lara non mancano, vedremo chi verrà scelta.
Intanto a noi non resta che giocare al nuovo titolo che arriverà domani nei negozi. Almeno in quelli normali. Sì perché in Gran Bretagna c’è chi ha già il gioco tra le mani. La catena Tesco infatti già nei giorni scorsi ha erroneamente già esposto il gioco sui propri scaffali, peraltro al prezzo ribassato di 32 sterline (circa 37 euro), e c’è chi giura di avere ordinato il gioco online, e di averlo ricevuto addirittura sabato scorso. La violazione è stata effettivamente ammessa dal capo di Tesco Jon Moss che ha ordinato il ritiro dei giochi non ancora venduti, ma ormai è troppo tardi e c’è chi, quando tutto il mondo comincerà a giocarci, potrebbe averlo già finito.