Il mistero legato intorno ad uno dei titoli più attesi di questa stagione, The Last of Us, comincia a chiarirsi. Ormai mancano circa 3 mesi all’uscita, e finalmente gli sviluppatori cominciano a “sbottonarsi” un po’. A parlare oggi è Arne Meyer, community strategist di Naughty Dog intervistato in occasione dell’Evolvent, che ha chiarito la strategia attuata nel gioco. In pratica l’idea era di realizzare un gioco che avesse un gameplay libero, lasciato alla fantasia degli utenti.
Il mondo di gioco infatti è molto vasto, e per questo l’avventura principale si potrà affrontare in molti modi diversi. C’è chi ad esempio va dritto per la sua strada, affrontando soltanto le quest principali; chi invece preferisce sviare un poco affrontando qualche missione secondaria; ma anche chi ha intenzione di scoprire tutti i segreti ed i risvolti della trama, che potrebbe impiegare anche molte ore in più a finirlo. Senza considerare che al crescere della difficoltà cresce anche il tempo di gioco. Per questo, secondo Meyer, il tempo di gioco va dalle 12 alle 16 ore. Non male se consideriamo che negli ultimi tempi la media delle ore di un videogioco d’azione si stava attestando tra le 8 e le 10.
A suo dire comunque gli utenti potrebbero essere portati più ad esplorare ogni angolo che non a terminare subito il gioco perché tutte le armi o altri metodi per continuare a sopravvivere, nascosti nel mondo virtuale, sono troppo invitanti per essere lasciati al caso.
Oltre a parlare del gioco di base, Meyer si è soffermato anche sul futuro, ovvero su ciò che uscirà dopo il prossimo 14 giugno, data di uscita mondiale (solo su PS3). L’idea è quella di far uscire un DLC che contenga esclusivamente missioni da giocare in multiplayer in quanto la modalità cooperativa è il marchio di fabbrica del titolo. Non ci resta che attendere anche se tre mesi sembrano davvero tanti.