La storia della graphic novel The Last Ronin è cupa e violena. Una svolta intolita per quella videoludica delle Tartarughe Ninja.
Un adattamento della storia a fumetti The Last Ronin, la graphic novel del 2020 che raccontava una storia cupa e futuristica sulle tartarughe, segnerà un cambiamento nella storia videoludica delle Tartarughe Ninja tipicamente colorato. Anche Doug Rosen, vicepresidente senior per i giochi e i media emergenti presso Paramount Global, detentore dei diritti delle TMNT, lo pensa. In un’intervista con Polygon la scorsa settimana, Rosen ha paragonato l’imminente gioco di ruolo d’azione in terza persona ai recenti titoli God of War di Sony e ha detto che sarà autentico per la storia dell’arco di The Last Ronin, che è ambientato in un futuro in cui solo una delle tartarughe è sopravvissuta.
A differenza del recente Shredder’s Revenge, dove si poteva giocare anche con gli alleati delle tartarughe come April o Casey in un turbine di botte colorate, in questo caso invece avremo un single player proprio per immedesimarsi ancora di più nella solitudine dell’ultimo ronin. Rosen non ha però escluso che altri personaggi possano comparire in sequenze flashback anche se l’azione principale riguarderà l’unica tartaruga rimasta. L’identità dell’ultimo ronin è stata svelata solamente nel finale del primo numero di The Last Ronin, inizialmente non era ben chiaro essendo una tartaruga ninja che indossava una maschera nera ed utilizzasse tutte le armi dei suoi fratelli, per poi scoprire che si trattava di Michelangelo pronto a chiedere vendetta per la morte dei suoi fratelli e di Splinter in una New York devastata dalla battaglia contro il clan del piede.
L’editore IDW ha lanciato The Last Ronin nel 2020 come miniserie in cinque numeri. L’idea è venuta da Kevin Eastman conepita per la prima volta con il co-creatore delle TMNT Peter Laird alla fine degli anni ’80. Come la graphic novel, anche il gioco sarà indicato per un pubblico più adulto ed è stato pubblicizzato anche in Call of Duty con la skin di Shredder disponibile nel negozio. Per Rosen le opportunità di creare più giochi sulle Tartarughe Ninja che siano rivolte ad un pubblico sia giovane che maturo non mancano ed invita Paramount ad adottare diversi approcci senza tornare indietro su idee che, cambiandole, possano farlo diventare qualcosa che non dovrebbe essere.
Le ambizioni di Rosen per rendere The Last Ronin un gioco da tripla AAA non saranno vanificate. Uno studio attualmente senza nome, afferma, di essere il partner ideale per realizzare questo progetto proprio come lo sono stati Tribute Games e DotEmu per il picchiaduro a scorrimento che già conosciamo Shredder’s Revenge, e Digital Eclipse per la Cowabunga Collection.