Di recente vi avevamo parlato di Ouya, la nuova console targata Android che metterà a disposizione i videogiochi gratuiti e modificabili, e sarà completamente hackerabile. Il suo annuncio ha creato non poche polemiche sia per la natura dei videogiochi, che per i costi notevolmente al di sotto delle concorrenti. Difficile competere con una console che costa 100 dollari ed in cui i videogiochi sono gratuiti. Ma non tutto sembra dover filare liscio.
Secondo Craig Rothwell, co-fondatore di Pandora, Ouya rischia di essere un grosso fallimento. Per evitare di perdere soldi ad ogni console venduta, significa che il costo di produzione e distribuzione non dovrebbe superare i 99 dollari. Ma nemmeno con degli schiavi, spiega Rothwell, si riuscirebbe a tenere i costi al di sotto di quella cifra. Dunque se il prodotto vuole durare, deve necessariamente costare di più. L’alternativa è che, dopo essere entrato in commercio con la promessa di mettere online i giochi gratuiti, faccia pagare un abbonamento per scaricarli, altrimenti rischia di fallire.
Il ragionamento non fa una piega, ma intanto Ouya sembra avere il consenso da parte del pubblico. Circa un paio di anni fa ha infatti avviato una campagna di raccolta fondi per la realizzazione di questa console, e nonostante avesse specificato che sarebbero bastati meno di un milione di dollari, ne ha raccolti 4. Forse questi saranno sufficienti per copire le perdite. Visto il grande calore raccolto dal pubblico, gli sviluppatori hanno anche chiesto ai loro utenti quali videogiochi vorrebbero vedere sulla nuova console, e dal sondaggio sono emersi questi nomi:
-Assassin’s Creed
-Bastion
-Battlefield
-Battletoads
-Call of Duty
-Dungeon Defenders
-Fez
-FIFA
-Final Fantasy
-Grand Theft Auto
-League of Legends
-Limbo
-Mass Effect
-Minecraft
-Need for Speed
-Skyrim
-Super Meat Boy
-Terraria
-Timesplitters
-Torchlight
Non crediamo che saranno tutti disponibili (dubitiamo che Ubisoft o EA permetteranno di cedere alcuni dei loro giochi migliori gratuitamente), ma almeno sappiamo in che direzione vanno i gusti del pubblico.