Le parole di David Cage, in quello che ad oggi è diventato uno dei più prolifici business del mondo, sembrano quasi un canto fuori dal coro: “non lavoro nell’industria dei videogiochi per arricchirmi, non mi interessa fare un Heavy Rain 2 per guadagnare denaro“.
Il leader dello studio Quantic Dream, autore del discusso ma gradito Fahrenheit (Indigo Prophecy, oltreoceano) e dell’apprezzatissimo Heavy Rain, ha le idee molto chiare, e non sembra affatto intenzionato a dare un seguito alle avventure di Ethan Mars e compagni.
“Quando ho scritto Heavy Rain – ha proseguito Cage – è stato perché era un lavoro eccitante, perché avevo delle cose da dire. Potrei fare un Heavy Rain 2, ma ho già detto nel primo tutto ciò che avevo da dire. Ed ecco la forza di Quantic Dream: avere la capacità di creare delle nuove idee“.
“Penso di stare costruendo qualcosa di importante, anche se suonerò vanitoso a dirlo: ho una software house perché ho bisogno di un gruppo che mi aiuti a relizzare le mie idee” ha chiuso il discorso Cage, che ha anche accennato ad una sua, interessantissima, visione dell’industria videoludica moderna: “il problema è che quella dei videogiochi è un’industria troppo conservativa, ed è difficile riuscire a realizzare cose innovative. Quando ti presenti proponendo un gioco con un eroe con dieci diverse armi, che affronta venti diversi livelli, uno nel deserto, uno nella giungla, uno nella neve e altri dove vi pare, e dici che sarà un capolavoro perché potrai mostrare su schermo un numero di esplosioni mai visto prima, allora il dipartimento del marketing pensa che il tuo gioco abbia tutte le carte in regola per vendere e per essere prodotto in massa. Quando invece vai da loro dicendo di voler fondare un gioco sulla storia, magari che racconta abusi sui minori, allora direbbero cose come “oddio, non possiamo produrre questo”. E’ molto difficile ottenere la fiducia degli addetti al marketing proponendo idee innovative, e l’unico modo per farlo è, passo dopo passo, realizzare giochi che dimostrino il tuo valore e li convincano a puntare su di te“.