Ultimamente c’è la tendenza a far uscire sequel di un gioco di successo quasi ogni anno, in modo da “battere il ferro finché è caldo”, e sfruttare l’ondata di fans che un titolo attrae, inondandoli di seguiti. In questa politica che, a mio avviso, è piuttosto scorretta in quanto cerca di spillare quanti più soldi possibile offrendo a volte contenuti poco innovativi, si inserisce la classica mosca bianca, un gioco che, a differenza di altri, ha voluto attendere ben 12 anni prima di pubblicare il seguito. Si tratta di Diablo III che non ha voluto sfruttare più di tanto il successo del secondo capitolo, uscito nel 2000, ma i cui sviluppatori hanno voluto attendere l’esaurirsi dell’ondata per poter offrire il sequel tanto atteso.
E dalle prime immagini sembra abbiano fatto bene visto che ci sono grosse novità rispetto a Diablo II. Se dobbiamo essere completamente sinceri, c’è da dire che Blizzard North, la casa sviluppatrice, aveva in realtà iniziato la produzione del terzo capitolo appena dopo l’uscita del secondo, ma i dirigenti si sono resi conto che non avrebbero offerto al proprio pubblico un buon prodotto, e dunque hanno deciso di rinviare il lavoro a quando i mezzi tecnologici gli avrebbero permesso di effettuare un vero passo in avanti.
Fatta questa doverosa premessa, passiamo a raccontare questo gioco che è stato annunciato nel 2008 ma che non uscirà prima di inizio 2012. Per farlo ci dobbiamo basare sulla versione beta, l’unica che è stata resa pubblica, la quale però nn dovrebbe differire molto da quella definitiva.
Il gameplay non è cambiato quasi per nulla, anche se gli elementi tecnici e grafici ricordano molto altre serie molto note come StarCraft e World of Warcraft. Un punto su cui gli sviluppatori hanno voluto porre l’accento è l’esigenza di una connessione Internet veloce, il che fa scaturire due pensieri: 1 – il gioco offline non sarà un granché; 2 – arriveranno continui aggiornamenti di miglioramento del gioco. D’altra parte però la modalità cooperativa si preannuncia molto entusiasmante, il che non sempre è un bene visto che a volte ha portato alcune persone ad una vera e propria dipendenza.
Il multiplayer sembra essere stato snellito e semplificato in modo che anche i giocatori “novelli” saranno in grado di imparare a giocare facilmente, senza la necessità di essere dei grandi esperti, anche perché chi si è innamorato di questo gioco 12 anni fa probabilmente non sarà più disposto a farlo oggi, e dunque bisogna puntare su un pubblico nuovo. Si potrà giocare con i propri amici o nelle lobby pubbliche per trovarne di nuovi, saremo capaci di teletrasportarci ovunque e di scegliere la difficoltà dei nemici.
Il gioco si è comunque svecchiato, con alcuni oggetti sostituiti da altri, un ritmo più accelerato, pozioni di salute ridotte al minimo e le sfere di guarigione che cadono dai nemici sconfitti che diventeranno la principale fonte di recupero di energia. Diminuirà la necessità di troppe slot per gli items, dato che armi e armature occuperanno due slot e tutti gli altri oggetti una sola, mentre ci sarà la possibilità di vendere oggetti in tutto il mondo in maniera molto semplice, oppure modificare per farle salire di livello.
Anche i combattimenti e le abilità saranno più “raffinate”. Ogni classe di personaggio avrà accesso a tre competenze diverse (molto simile a Diablo II), e ognuna sarà sbloccata dopo aver raggiunto un certo livello. C’è un maggior bilanciamento delle magie e delle combinazioni per massimizzare i poteri. E’ stata aggiunta una minimappa per la ricerca degli obiettivi, gli audio-dialoghi (con le connessioni che ormai vanno anche a 20 mega si può fare molto di più rispetto a quelle del 2000), nuovi bonus esperienza per le abilità di combattimento e tanti altri particolari che tutti insieme portano una ventata di novità ad un gioco che in molti avranno consumato. In definitiva possiamo definirlo una spesa obbligata per gli amanti del II ed un buon passatempo per chi non ci ha mai giocato, ma ama giocare online.