Nelle prime 24 ore dall’uscita della nuova PlayStation Vita, alla Sony forse hanno festeggiato un po’ troppo presto. Trecentoventunmila pezzi venduti nel solo Giappone erano tanti, ed anche se ne mancavano circa cinquantamila per raggiungere il record del Nintendo 3DS, c’erano buone speranze per l’imminente settimana di Natale.
Ed invece? Il flop è stato tremendo. Non solo infatti la nuova console portatile ha venduto meno di quanto non fece nella prima settimana di vita la concorrente 3DS, ma ha fatto persino peggio della PSP, la console sempre di Sony che l’ha preceduta.
Secondo i dati di vendita degli hardware in Giappone nella settimana precedente al Natale, la Nintendo 3DS è stata la console più venduta in assoluto con quasi mezzo milione di copie vendute. Molto più staccata c’è la PSP con poco più di centomila unità, Seguita dalle 91 mila della Wii, dalle 75 mila della PS3 e solo quinta si è piazzata la PlayStation Vita con appena 72 mila console vendute.
Difficile indicare nella crisi il motivo del calo, anche se sicuramente è una componente. Se fosse un problema economico la 3DS non venderebbe 7 volte di più, ma c’è da considerare che questa console è più economica, e lo è ovviamente anche la PSP venduta ora a prezzi stracciati. Questo elemento ha fatto riflettere i vertici Sony che, dopo nemmeno un mese dall’uscita della console, stanno già pensando di abbassare i prezzi.
Sul mercato giapponese si pensa di scendere di quattromila yen, all’incirca 50 euro. Un calo che dovrebbe far risalire le vendite (si spera) ed evitare di fare la fine della Nintendo che per far vendere il 3DS ha quasi dovuto dimezzare il prezzo sul cartellino. Non sappiamo ancora se sul mercato europeo il taglio del costo sarà imposto sin da subito, attualmente le due tipologie costano ancora in pre-order 249 e 299 euro, ma c’è già chi vocifera che da noi il taglio sarà di circa 40 euro.