Ultimamente c’è la tendenza a far uscire sequel di un gioco di successo quasi ogni anno, in modo da “battere il ferro finché è caldo”, e sfruttare l’ondata di fans che un titolo attrae, inondandoli di seguiti. In questa politica che, a mio avviso, è piuttosto scorretta in quanto cerca di spillare quanti più soldi possibile offrendo a volte contenuti poco innovativi, si inserisce la classica mosca bianca, un gioco che, a differenza di altri, ha voluto attendere ben 12 anni prima di pubblicare il seguito. Si tratta di Diablo III che non ha voluto sfruttare più di tanto il successo del secondo capitolo, uscito nel 2000, ma i cui sviluppatori hanno voluto attendere l’esaurirsi dell’ondata per poter offrire il sequel tanto atteso.
E dalle prime immagini sembra abbiano fatto bene visto che ci sono grosse novità rispetto a Diablo II. Se dobbiamo essere completamente sinceri, c’è da dire che Blizzard North, la casa sviluppatrice, aveva in realtà iniziato la produzione del terzo capitolo appena dopo l’uscita del secondo, ma i dirigenti si sono resi conto che non avrebbero offerto al proprio pubblico un buon prodotto, e dunque hanno deciso di rinviare il lavoro a quando i mezzi tecnologici gli avrebbero permesso di effettuare un vero passo in avanti.